Don Giovanni

Lo chiede l’Europa, lo dice la Scienza, lo predica Francesco

Chesterton, l’inventore del simpatico investigatore dilettante Padre Brown, diceva che chi non crede in Dio finisce con il credere a tutto. Non stupitevi che sia proprio io a citare Chesterton, un autore non soltanto credente ma addirittura cattolico. A parte il fatto che Chesterton, di solito, piace ai libertari (andate a leggere quello che ne dice, ad esempio, David Friedman, in “The machinery of freedom”), quante volte vi devo ripetere che il mio ateismo è una calunnia? Certo, sono un eretico impenitente, che so bene che cos’è l’inferno.Vi assicuro che non è come lo descrivono .E’ pieno di belle donne. Quelle brutte non sono neanche in paradiso, perché Dio non le vuole . Ricordo quel che diceva, scherzando ma forse non troppo, quel mio amico prete (sì, non stupitevi, fra i miei amici ci sono anche alcuni preti, Padre Brown è uno di questi) alle signore che gli chiedevano come mai, bello com’era, avesse deciso di farsi ministro di Dio: “Perché il Signore quelli belli li tiene per sé, quelli brutti li lascia a voi!” Quindi gli uomini belli sono in paradiso.E le donne belle? All’inferno, ve ne do io testimonianza. E quelle brutte? Problema teologico di grande importanza. Da rompersi la testa. Forse in purgatorio. Dicono che il purgatorio sia stato inventato dopo il Mille per spiegare dove vanno a finire le anime che ,dopo la morte, non meritano l’ergastolo perché o si sono pentite o non hanno commesso colpe particolarmente gravi (una volta si distinguevano peccati mortali e peccati veniali, adesso non so). Io comincio a pensare che il purgatorio sia stato inventato per trovare un posto alle donne brutte. Ma non ci rimangono per sempre! Col tempo, purgandosi, diventano belle anche loro.Poi, loro sì, vanno in paradiso. Giustizia è fatta!

Perdonatemi la disquisizione teologica. Ognuno dovrebbe parlare solo di quello che sa,e io di queste cose so poco o niente, nè ho intenzione di approfondirle. Tornando però a Chesterton bisogna onestamente riconoscere che aveva ragione. I veri atei (fra i quali, per le ragioni suddette, non mi annovero) non lo riconosceranno mai, ma è così. Ne volete una prova? Ecco fatto, seguitemi. Prendiamo in considerazione tre atti di fede su cui non bisogna discutere, a patto di non finire tra gli eretici.Atti di fede in cui credono fermamente anche quelli che ormai di Dio se ne fanno un baffo, a cominciare da quel signore vestito di bianco che ogni domenica si affaccia da un balcone su Piazza San Pietro per blaterare alcune banalità leggendole su un foglio che qualcuno gli ha preparato per evitare che dica qualche sciocchezza, come capita a Biden quando parla a ruota libera, o pronunci addirittura qualche bestemmia (Gesù Cristo che, quando nell’episodio dell’Adultera scrive sulla sabbia, “fa un po’ lo scemo”).

PRIMO DOGMA: ce lo chiede l’Europa. Una volta una cosa bisognava farla perché ce la chiedeva Dio.I Dieci Comandamenti erano indiscutibili. Non uccidere voleva dire non uccidere, punto e basta. Oggi l’aborto è considerato un diritto, ci si batte per l’eutanasia e prima o poi si arriverà a sostenere che, per il bene comune, è inutile spendere tanti soldi per mantenere in vita i malati terminali e i vecchi rimbambiti.Toglerli di mezzo è un atto di amore! D’altra parte. è stata la Corte Costituzionale italiana ad affermare che, per salvare il popolo da una pandemia  (non importa se fasulla), si può accettare che qualcuno, costretto a inocularsi un prodotto farmaceutico sperimentale impropriamente chiamato “vaccino”, ci lasci le penne. Alla faccia di Kant e dell”uomo come fine”. Invece, i comandamenti dell’Europa non si toccano! Ci impongono l’auto elettrica nel giro di pochi anni? Dobbiamo buttar via i nostri catorci a benzina. Ci impongono le turbine eoliche? Avanti con le turbine eoliche, anche se sconciano i paesaggi più belli del mondo. Ci impongono di digitalizzare tutto?Avanti con la digitalizzazione, anche quando non serve a nulla o peggiora le cose (nella scuola, per esempio, dove servono libri di carta stampati con l’inchiostro e insegnanti in carne ed ossa seri e preparati, che facciano lezione in presenza in un ambiente accogliente, non algoritmi, intelligenza artificiale e altre davolerie del genere, grazie alle quali uno entra in classe somarello, dopo cinque anni esce somaro e dopo dieci supersomaro digitalizzato). Ci ordinano di abolire il contante? Via il contante! Con grande gioia delle banche.Quel giorno che i padroni del vapore vorranno tapparci la bocca, con un clik ci ridurranno in miseria. Avete visto che cos’è capitato in Canada ai camionisti che protestavano contro l’obbligo vaccinale? Blocco dei conti correnti, e la protesta è immediatamente rientrata. Merito del “liberale” Justin Trudeau.Io a un liberale così preferisco i vetero-comunisti staliniani, che erano più onesti e non si spacciavano per quello che non erano. 

Ce lo chiede l’Europa? Si impicchi, l’Europa. L’Europa è un’espressione geografica.

SECONDO DOGMA: lo dice la Scienza. Quale Scienza? Quella di alcuni signori che fino all’altro ieri erano perfetti sconosciuti e grazie a una pandemia fasulla sono diventati più famosi delle stelle del cinema, comparendo ogni giorno sugli schermi televisivi e rilasciando interviste sui giornaloni.La Scieza dei bugiardini delle case farmaceutiche. Ora che la pandemenza è finita qualche scienziato di questa risma pubblica libri. Anche quello che esortava a far l’amore con la mascherina, magari con due mascherine.Anche quella che diceva, in televisione:”Qui non sono io a parlare, è la Scienza che parla!” e ora va blaterando che a bere vino si rattrappisce il cervello. Chissà che cervello rattrappito deve aver avuto Leonardo da Vinci, che era un grande estimatore del vino, coltivava vigneti e se ne fece regalare addirittura uno da Ludovico il Moro, nei pressi di Santa Maria delle Grazie a Milano (si può visitare ancora) come ricompensa per l’ “Ultima cena”. A proposito di Ultima cena: risulta che anche Gesù Cristo bevesse vino.Chissà che cervello rattrappito doveva avere anche il figlio di DIo! Dimenticavo: ormai al figlio di Dio non ci crede più nessuno. Forse quel rivoluzionario pazzoide che predicava in Palestina si proclamava figlio di Dio perché era sempre in preda all’ubriachezza. Facciamola corta:questi scienziati pubblicano libri. Se trovano editori, vuol dire che il mercato li accoglie con favore. E’ una prova dell’irrazionalità del mercato, alla faccia della teoria economica classica. Un rotolo di carta igienica costa meno di un libro di Pregliasco o della Viola. Il sistema dei prezzi come “cartelli indicatori” in questo caso non funziona.

E se qualcuno si permette di non credere a tutta questa Scienza? Viene suicidato, come è capitato al povero De Donno (ucciso materialmente una prima volta, e metaforicamente una seconda, quando l’infame prof.Bassetti si è permesso di dire che non va commemorato, perché “divisivo”), oppure radiato da quella cosca mafiosa che si intitola “Ordine dei medici”, o sbeffeggiato come un “vecchio rimbambito” anche se si chiama Luc Montagnier ed è stato insignito del premio Nobel. 

Non parlo della Scienza che profetizza la catastrofe climatica di origine antropica, che ha tra i suoi più illustri esponenti la Gretina (una che invece di andare a scuola va a far manifestazioni, osannata dai grandi della Terra). Mi limito a osservare: oggi nessuno più, neppure Monsignor Ravasi, crede alla fine del mondo come ce la descrivono i Vangeli e l’Apocalisse, con le trombe delle schiere angeliche che squillano e  il Figlio dell’Uomo che compare sulle nubi tra grande potenza e gloria. Oggi si crede alla fine del mondo per colpa dell’uomo, non l’uomo che pecca contro Dio, ma l’uomo che produce CO2.

Lo dice la Scienza? La Scienza può dire quello che vuole. Quel che conta è il risultato (Paul K.Feyerabend, “Contro il metodo”). Nel caso dei “vaccini” anti-Covid, il risultato è stato fallimentare. A meno  che non si considerino, come risultato, i lucrosi incassi delle case farmaceutiche. E purché non si venga a dire che sono un gioioso risultato dell’economia di mercato. Caso mai, del capitalismo reale, che con il mercato non ha proprio nulla da spartire. 

TERZO DOGMA: l’ha detto anche Francesco. Questo è il più risibile di tutti. Vale la pena di liquidarlo in poche parole. Al papa rappresentante di Cristo non crede più nessuno, e il primo a non crederci è lo stesso papa regnante -forse addirittura un antipapa, non entro nel merito, queste cose non mi interessano più di tanto), giunto sul soglio di Pietro grazie alle manovre della cricca di San Gallo, che ha rimediato all’insuccesso incassato,  dopo la morte di Giovanni Paolo II, quando a suo dispetto fu eletto Ratzinger, costringendo quest’ultimo all’abdicazione e riuscendo a far eleggere la sua pedina. Però fa comodo citare Francesco quando, in qualcuna delle sue farneticazioni, arriva a confermare quello che comanda l’Europa o quello che dice la Scienza. Il Ceo della Pfitzer va in visita ufficiale da lui? Perché? Perché è un ebreo che vuol convertirsi al Cattolicesimo? Non sia mai! Guai a fare proseliti, è un atto di violenza, e poco importa se Gesù Cristo ha detto ai suoi apostoli :”Andate e fate miei discepoli tutti i popoli”. Chi era presente quando Gesù parlava? Mica c’erano i registratori, allora! E poi, i libri sacri, specie quelli dell’Antico Testamento, andrebbero riscritti, perché non sono più consoni al pensiero corrente.Anche la parola di Dio invecchia. No, il Ceo Burla è venuto a spiegare al papa che il vaccino è una gran bella cosa perché lo dice la Scienza (quella dei suoi bugiardini). E l’impostore vestito di bianco ha così potuto proclamare che vaccinarsi è un atto d’amore. Può essere vero. Amore per chi? Mi piacerebbe andare a vedere in quali società multinazionali sono investiti i fondi dello IOR.Una volta erano investiti anche nelle azioni dei mercanti di cannoni.Anche in quelle delle case farmaceutiche che producevano anticoncezionali, a dispetto dell’enciclica “Humanae vitae”. Viva la coerenza!

Sapete che vi dico? Io a questo nuovo bigottismo preferisco quello delle vecchie beghine. Anche loro, come i veterocomunisti stalinisti, più oneste e più coerenti.

Giovanni Tenorio

Libertino

Un pensiero su “Lo chiede l’Europa, lo dice la Scienza, lo predica Francesco

  • Alessandro Colla

    Certo, io non commemoro Marx, Hegel, Schmitt e tanti altri soggetti. Perché non li condivido, non perché siano divisivi. Commemoro Hume, Mises, Rothbard, Leoni, Spencer e tantissimi altri pensatori semplicemente perché invece condivido grandissima parte delle loro tesi. Tutti coloro che esprimono il proprio pensiero possono essere divisivi e ognuno commemora chi gli pare. Mazzini non è forse divisivo? Cattaneo, Rosmini, Gramsci, Sturzo sono condivisi unanimemente? Forse chi ha pronunciato la frase relativa al dottor De Donno, condita dal solito aggettivo modaiolo, è un personaggio tendente a mettere d’accordo tutti? Quando toccherà a lui verrà commemorato da quelli come lui e ignorato dagli altri. Purtroppo, per ragioni anagrafiche, il sottoscritto non avrà la possibilità di partecipare con i detti altri a un’eventuale controcommemorazione.

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