Don Giovanni

La morale dell’Expo

Una volta , per curiosità, partecipai come spettatore a una conferenza in un centro steineriano. Parlava un relatore che diceva cose interessanti e intelligenti, anche se tali da destare più d’una perplessità in un epicureo come me. Ad un tratto si alza una signora che, credendosi più perspicace degli altri, spara una filippica contro l’agricoltura OGM sostenendo che è contro natura coltivare piante di cui non esiste il prototipo nel mondo spirituale. Il relatore la guardò imbarazzato: che rispondere a una scemenza del genere? Si limitò a dire che il problema non era così semplice, e tirò dritto per la sua strada.
Giulia Maria Mozzoni Crespi, cui dobbiamo essere grati per il suo prodigarsi, con il FAI, nella salvaguardia dei beni artistici e naturali dello sventurato Bel Paese, è fervente sostenitrice dell’agricoltura biologica, ed ebbe qualche tempo fa una garbata polemica con Umberto Veronesi a proposito degli OGM. Anche lei sosteneva una tesi non dissimile da quella della signora di cui sopra: gli OGM sono contro natura! Ma allora la tecnica degli innesti, di cui gli agricoltori si sono sempre avvalsi fin dalla notte dei tempi? Quella è un’altra cosa, si innestano piante simili, invece l’ingegneria genetica coniuga geni di specie lontanissime fra loro. Ho scoperto di recente che anche la Mozzoni Crespi è un’adepta del pensiero steineriano. Non capisco! Che significa contro natura? Rispettassimo la natura, andremmo in giro ancora nudi, come mamma ci ha fatto. E che cosa c’è di più contro-natura della tecnica agricola, anche la più rudimentale, che forza il terreno a produrre quanto da sé non produrrebbe? E non è forse nella natura dell’uomo sfidare la natura? Già Plinio il Vecchio si lamentava che l’umanità s’era distrutta depredando e distruggendo la natura. Eppure siamo ancora qui, e ben più numerosi che ai tempi di Plinio il Vecchio! A proposito, poi, di agricoltura biologica, leggo che ha rendimenti del 33% inferiori a quelli dell’agricoltura “chimica”. Se n’è parlato all’EXPO, dove invece gli OGM sono tabù. Non capisco, non capisco! Come si può nutrire il pianeta con rendimenti bassi e costi alti, vista la necessità di impiegare più manodopera? O meglio: capisco fin troppo. L’EXPO, che se Dio vuole volge al termine, è soltanto una bella fiera della gastronomia, dove si fa sfoggio di diete da fighetti, come quelle proposte dai Petrini e dai Farinetti, con la benedizione di un altro fighetto come Vittorio Sgarbi, che porta raffinatissime tele di pittori misconosciuti fra i profumi di gustosi manicaretti. E tra i fighetti ci stanno bene anche tanti adepti del pensiero steineriano (che probabilmente Steiner sarebbe il primo a ripudiare: anche la Veronica Lario ex Berlusconi è una di loro…) E i poveretti che nel mondo crepano di fame? Non è un problema: di cibo ce n’è per tutti, siamo noi che ne mangiamo a dismisura, rischiando l’obesità. Da domani saltate un pasto. vedrete che il problema è risolto.
Caro Leporello, come ti capisco quando non capisci!

Giovanni Tenorio

Libertino