Il Fascismo degli Antifascisti
Abbandoniamoci un momento a uno scenario del tutto fantastico. Alle elezioni ottiene più voti il partito di Giorgia Meloni. Questo
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Read MorePiaccia o non piaccia, la Repubblica Italiana fondata sul lavoro non è un Paese laico. L’art 7 della Costituzione, quello
Read More“Corrruptissima re publica, plurimae leges”, quando lo Stato era del tutto marcio, le leggi si moltiplicavano. Tacito parlava dei tempi delle guerre civili a Roma, ma la massima vale per ogni epoca. E’ chiaro che l’ordinamento giuridico di una società moderna deve essere più complesso di quello dei tempi passati, quando la vita era più semplice, i rapporti umani più immediati, l’economia più statica, le innovazioni tecnologiche più lente. Rimane vero però che anche per il sistema delle leggi dovrebbe valere sempre quello che, sul piano epistemologico, si chiama “rasoio di Occam”: non sunt multiplicanda entia sine necessitate. Inutile, anzi spesso dannoso, introdurre nuovi princìpi laddove non sono necessari. Sostituiamo “princìpi'” con “norme” e il gioco è fatto.
Read MoreIl fine non giustifica mai i mezzi. Non lo diceva neppure Machiavelli, anche se la vulgata gli attribuisce tale infame massima.
Read More“Rubare agli altri è peccato, ma a lei, è peccato non rubare”. Così, alla fine della pestilenza (qualcosa di un po’ più grave della cosiddetta “pandemia” che ci siamo lasciati alle spalle) l’arguta Perpetua rimbecca il povero don Abbondio che, pur essendo a conoscenza delle persone che hanno fatto man bassa dei suoi averi approfittando dello sfollamento alla calata dei Lanzichenecchi, si guarda bene dal pretendere la restituzione del mal tolto, per amore del quieto vivere.
Read MoreQuando imperversava la Covid, bastava che qualcuno avanzasse timidamente qualche obiezione sul modo in cui le istituzioni affrontavano quella che
Read MorePenso che il Festival di Sanremo sia lo specchio dell’Italia bruttissima. Grande musica? Ma per piacere! Trasgressione? Ma non fatemi ridere: tutto
Read MoreQuando il sistema sovietico implose, trascinando con sé le illusioni di quello stuolo di diseredati (ai quali va tutta la mia
Read MoreQuanto trionfalismo per l’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro: la solita retorica che mi fa andare il sangue alla
Read MoreNon sto a ripercorrere il suo dottissimo argomentare, ricco di esempi concreti e di considerazioni giuridiche degne del massimo rispetto, e vengo all’essenziale. Cassese parte proprio anche lui dal parallelismo tra la legittima difesa nei rapporti fra privati e il diritto a contrastare con le armi un attacco bellico nei rapporti fra Stati. Se io, per difendere un cittadino aggredito da un malfattore, corro in suo aiuto usando la forza fisica, compio un’azione non solo lecita, ma addirittura meritoria. Non importa che l’aggredito sia amico mio oppure no.Così è nel caso di conflitti fra Stati: anche se la Costituzione ripudia le guerra, soccorrere con le armi un Paese aggredito si può, e forse moralmente si deve. Non importa, come nel caso dell’Ucraina, che il Paese aggredito non faccia parte di un trattato internazionale, come la NATO, che impegna i partecipanti a intervenire militarmente quando uno dei membri subisca un’aggressione.
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