Nunc est bibendum, caro DSK!
Cari amici, come diceva il vecchio, saggio Orazio, nunc est bibendum! Questa sera voglio tuffarmi in una botte di Marzemino e berla tutta d’un fiato, fino a perdere per giorni il lume della ragione, in preda alle più sublimi allucinazioni alcoliche! Il mio amico Dominique Strauss Kahn è stato assolto da tutte le infami calunnie che per mesi l’hanno travolto. Vi ricordate? Fui uno dei pochi, forse l’unico, a difenderlo a spada tratta, a costo di inimicarmi qualche dolce, gentile e stimata signora (“Il mio amico fraterno DSK“). Fu additato al popolaccio come un volgare seduttore, uno sfruttatore della prostituzione, uno stupratore violento e sadico. Arrestato negli Stati Uniti dietro denuncia d’una servetta che lo accusava d’aver tentato di usarle violenza, fu fatto sfilare in manette su una passerella, fra i berci dei forcaioli, che sono la maggioranza anche presso i i popoli cosiddetti civili, quelli di antica democrazia, gli inventori dei diritti dell’uomo e del cittadino, i difensori della sacre libertà… Poi qualcuno in Europa andò a rivangare fatti oscuri di qualche tempo prima: di lì ancora denunce atroci contro un presunto mostro, un maniaco del sesso, un praticante della schiavitù femminile. Assolto, assolto con formula piena! DSK è solo un epicureo come me, uno che ama le donne come me; le ama tutte intere, non solo spiritualmente, ma anche carnalmente. Sa, come me, che chi a una sola è fedele verso l’altre è crudele. Per lui, come per me, le donne sono necessarie al pari dell’aria che si respira. E’ evidente che tutto questo non può piacere in un mondo come il nostro, dove al bigottismo religioso d’un tempo si è sostituito un bigottismo laico ancor più repellente, perché privo di giustificazioni rispettabili. Quando una suorina metteva una pezza sul sederino d’un Bambino Gesù campeggiante sulla copertina d’un libro illustrato per bambini, col pio fine di non scandalizzare i pargoli e di riparare alla turpe offesa del Figlio di Dio fatto uomo, la sua santa ingenuità faceva tenerezza; quando un sindaco fa rimuovere dalle pubbliche vie i cartelloni pubblicitari dove splendide ragazze esibiscono le loro bellezze per la gioia degli occhi, prendendo come pretesto il più becero ideologismo femminista, merita solo sputi in faccia! Viva DSK, dunque! Solo una cosa mi dispiace: che quegli stessi giornali che a suo tempo dedicarono alle tempeste sessual-giudiziarie di DSK pagine e pagine di cronache e commenti, ora liquidino in poco più di un trafiletto l’esito assolutorio dei processi a suo carico. Se non è più un mostro, non interessa a nessuno. Se è innocente, peggio per lui. Così va il mondo. Vi ricordate il caso Tortora? Dagli altari alla polvere. Alla fine assolto, ma ormai condannato a morte da una malattia che dopo avergli roso l’anima gli rodeva la carne.
Caro DSK, non tutti i mali vengono per nuocere. Forse esiste un dio anche per gli epicurei come noi, anche se il nostro Maestro ha detto che, se gli dèi esistono, se ne impipano bellamente delle vicende umane. Eri un potente della finanza internazionale, eri un uomo politico sulla cresta dell’onda, vedevi davanti a te un futuro di gloria. Il nostro dio ha voluto diversamente. Sa che l’odierna finanza è criminale, sa che la politica è l’attività più criminale che esista, sa che Arimane è nulla in confronto alle Banche Centrali e agli Stati. Non ha voluto che tu ti dannassi procedendo sulla tua strada verso le mete luciferine che sognavi. Ti ha voluto salvare. Politicamente sei ormai bruciato: era proprio quello che volevano i tuoi avversari che ti hanno teso l’infame trappola americana, subornando una combriccola di mentecatti. Ma senza saperlo hanno assecondato il disegno del nostro dio, sussurrandogli inconsapevolmente un ” fiat voluntas tua”. Sei libero, caro amico, libero dal male della finanza, libero dal male della politica. Puoi dedicarti a nuove conquiste amorose, senza far torti a nessuno, facendo anzi del bene a te stesso e alle belle donne che vorranno cedere alle tue seduzioni. Auguri sinceri di lunga vita e tanta felicità, mio caro, indimenticato e indimenticabile Dominique Strauss Kahn!