Don Giovanni

La convergenza di Stato e Chiesa verso il bene comune.

Un tempo entravo nelle chiese soltanto per due motivi: contemplare le opere d’arte che le adornavano e ascoltare un po’ di buona musica durante il rito. Di buona musica, almeno in italia, nelle chiese non se ne sente più (nei Paesi tedeschi è diverso: ricordo, a Monaco di Baviera, nella Chiesa di san Michele, un rito pasquale accompagnato dalla Messa in Do Minore di Beethoven, che commosse anche un’anima scellerata come la mia quando, durante il “Sanctus”, un raggio di sole penetrò dai finestroni dell’abside, iluminando l’altare). Oggi nelle chiese si sente e si vede di tutto.Il rito è diventato di una sciatteria desolante.Anzichè pregare, si battono le mani per ogni sciocchezza. Come se si fosse a teatro,o, peggio, al circo. Si battono le mani anche durante i riti funebri. E il bello è che, se qualcuno protesta per un simile sconcio, viene guardato in cagnesco dagli altri fedeli.

Sono cose, sia ben chiaro, che a me non fanno né caldo né freddo. La buona musica me la posso ascoltare altrove. Le opere d’arte, per nostra fortuna, sono sempre lì, del tutto godibili.A volte, per poterle contemplare, bisogna pagare un biglietto, come se si fosse  in un museo.Non mi piace neppure questo, ma capisco che la manutenzione del patrimonio artistico ha i suoi costi. Chissà che, prima o poi, non facciano pagare anche per assistere al rito. I preti sono capaci di tutto. Sarebbe un peccato di simonia? Non lo so! Se la vedranno loro con il Padreterno.

Stando così le cose, mi fa davvero specie che abbia sollevato tanto scalpore la bella trovata di un prete che, mi pare a Crotone, ha pensato bene di celebrare la Messa nel mare, servendosi come altare di un materassino e radunando intorno a sé tutti i fedeli, immersi nell’acqua in costume da bagno. Siamo sicuri che sia una scelta tanto blasfema? Io trovo più blasfemo applaudire a un funerale. Invece, apriti cielo! Proteste sui giornali, intervento della Curia, il prete costretto a chiedere scusa.  

Anche in questo caso, cosa loro. Non riesco proprio a capacitarmi, invece, che sia intervenuta anche la Magistratura, con un avviso di garanzia al prete per vilipendio alla religione. Che cos’ha da dire lo Stato in queste faccende? Proprio nulla! La competenza è della Chiesa. Se la Chiesa ritiene che il prete abbia commesso un’azione riprovevole, intervenga secondo il proprio ordinamento irrogando al reprobo le sanzioni che si merita. Nessuno ha fatto sberleffi a Dio, a Cristo, alla Madonna. Nessuno ha bestemmiato. Celebrare la Messa in mare è una bestemmia? Non tocca alla Magistratura dirlo.

Piuttosto, la Magistratura dovrebbe fare tante altre cose che non fa. Un esempio. Caduto l’obbligo di portare la mascherina nei luoghi aperti al pubblico, è evidente che riprendono vigore, se mai mai sono stati sospesi, l’art. 85 del TULPS e l’art. 5 della cosiddetta -e famigerata- “Legge Reale”del 1973, che vietano la frequentazione dei luoghi pubblici e aperti al pubblico a volto coperto. Ebbene, i responsabili di alcune Diocesi, per esempio quella di Milano, hanno preteso che, anche dopo caduto l’obbligo, i fedeli per entrare in chiesa e partecipare ai riti indossassero la mascherina. Si tratta di un vero e proprio caso di istigazione a delinquere, che diventa violenza privata nel momento in cui qualche delegato del parroco, all’ingresso del luogo sacro, costringe i pochi fedeli riluttanti, con minacce e altro, a ritirare la mascherina che viene loro consegnata d’imperio e a indossarla.

Possibile che nessuna Procura della Repubblica se ne  sia accorta? I Procuratori e i loro sostituti son tutti atei, nessuno frequenta la Messa? Si tratta di reati perseguibili d’ufficio, per i quali la Costituzione proclama l’obbligatorietà dell’azione penale. 

Forse, con l’aria che tirava, non era il caso  di inimicarsi le gerarchie della Chiesa, che hanno sempre sostenuto il Governo Draghi e accettato le misure liberticide imposte ai sudditi con la scusa di debellare la pandemia. Draghi fa parte dell’Accademia delle Scienze del Vaticano, ed è un buon cattolico che come l’altro personaggio lugubre come lui, Mario Monti, va a Messa tutte le domeniche, ha buoni rapporti, oltre che con la Massoneria, anche con i Gesuiti (che sono la Massoneria della Chiesa). Papa Bergoglio ha ricevuto, mesi fa, con tutti gli onori, il CEO di Pfizer, Albert Burla. Perché mai, per convertirlo, visto che è ebreo? E come la mettiamo con le tracce dei feti abortiti contenuti nei “vaccini”? Secondo il Codice del Diritto Canonico dovrebbe essere scomunicato latae sententiae sia chi li produce sia chi ne fa uso. Con una serie di contorsionismi degni della più bieca casistica gesuitica si è riusciti a dimostrare che in questo caso non c’è nulla di illecito. Gli aborti sono stati fatti, non si può tornare indietro, e quindi tanto vale approfittarne per il “bene comune” (l’orrida espressione che si va a rispolverare tutte le volte che si vuole imporre qualche canagliata).

Fa più schifo lo Stato o la Chiesa?

Giovanni Tenorio

Libertino

Un pensiero su “La convergenza di Stato e Chiesa verso il bene comune.

  • Alessandro Colla

    Per assistere a un rito, in un certo senso già si paga; anche se lo chiamano offertorio. E’ vero che l’obolo è libero e apparentemente non obbligatorio ma se non viene effettuato si rischia di essere guardati male da fedeli e officianti come quando non si applaude ai funerali. Inoltre hanno delle vere e proprie tariffe le partecipazioni ai sacramenti, le cerimonie funebri (il ministro del culto come becchino dell’anima), le commemorazioni dei defunti, gli anniversari e tanto altro. I comportamenti omissivi della magistratura non si limitano, purtroppo, all’inosservanza della legge Reale. Tutte le violazioni costituzionali sono perseguibili d’ufficio ma anche nell’ipotesi più ottimistica avremo un’ulteriore mancata epurazione. Come quando l’illustre predecessore di Draghi violò lo statuto albertino, dov’erano i magistrati di allora? All’interno di Santa Romana Chiesa le logge sono almeno due: oltre alla Compagnia di Gesù va annoverata sicuramente l’Opus Dei. Difficile la classifica del disgusto tra Stato e Chiesa, di fatto i cattolici (i fedeli anche in modo più stomachevole dei presbiteri e delle gerarchie) hanno mostrato il loro lato peggiore; sia sul piano scientifico che su quella della tolleranza. Non servono studi di medicina in quanto sufficiente il buon senso? Appunto: è quello che è completamente mancato. Una volta i giovani e gli studenti erano quelli che protestavano, oggi si sono venduti l’anima per ottenere l’equivalente della certificazione di appartenenza alla razza ariana. Come i loro bisnonni ottantacinque anni or sono. Si dovrà pensare anche a una classifica delle generazioni della vergogna. Che nessuno di loro prova.

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