Il Concordato fascistissimo
Tanto clamore per il caso della Ferragni: è riuscita a turlupinare tanti gonzi, fingendo di prodigarsi per fare beneficenza, mentre in realtà pensava a riempire le sue tasche? Tanto peggio per i gonzi. Non dico che la Ferragni e i personaggi come lei non debbano pagare per le loro malefatte. Devono pagare fino all’ultimo centesimo e, se è il caso, finire dietro una grata. Dico soltanto che non riesco a comprendere come si possa essere tanto ingenui da pensare che certi individui del tutto privi di meriti, spesso autentici parassiti e nullafacenti, siano credibili quando vestono i panni dei benefattori, per amore dell’umanità. E’ una cosa squallida, ma neppure tanto grave. Fra poco non se ne parlerà più, e – quel ch’è peggio – ben pochi avranno tratto insegnamento dall’accaduto. Capiterà ancora. La malizia umana è smisurata, la stupidità umana addirittura senza limiti: quando si toccano, sprizzano scintille. Così va il mondo.
Il fatto che dovrebbe scandalizzare davvero tutte le persone dotate di un minimo di senso morale è invece un altro, che, al contrario, ha destato ben poco scalpore, scorrendo via come acqua pulita sulla roccia, senza lasciare traccia alcuna. Riguarda Santa Romana Chiesa ai suoi livelli più alti. Intendiamoci bene: che il cardinale Zuppi dica in un’intervista che il Vangelo non è un distillato di verità dovrebbe scandalizzare solo i cattolici. A me non fa né caldo né freddo. Così come non mi fece né caldo né freddo quando il sedicente Vicario di Cristo in carica, il balbuziente sudamericano che non sa spiccicare due parole sensate senza leggerle su un foglio scritto da qualche suo tirapiedi, in un consesso ufficiale (non dopo una sbronza in osteria) affermò che, nell’episodio dell’adultera narrato nel cap.VIII del Vangelo di Giovanni, Gesù “fa un po’ lo scemo”. Mi fa specie invece che, a parte una sparuta pattuglia di cristiani pre-tridentini, quelli che rimpiangono la fine del potere temporale e vedono la modernità post-rinascimentale e post-illuministica come il fumo negli occhi, nessuno o quasi dei tanti bravi fedeli che frequentano scrupolosamente i riti (magari credendo che l’ Immacolata Concezione sia il parto virginale della Madonna o che la Comunione dei Santi siano i Santi che vanno a fare la Comunione , visto quel che si insegna oggi nelle ore di Religione a scuola) abbia nulla da dire in proposito. Ma, ripeto, sono fatti loro. Se gli sta bene una Chiesa così fatta, se la tengano. Mi limito a osservare che le cerimonie sacre sono sempre più disertate e i luoghi di culto accolgono, per la celebrazione dei riti, schiere sempre più sparute di anime pie. L’ineffabile Aldo Cazzullo (non è ben chiaro in quale mondo viva) si consola pensando che i conflitti tra cattolici progressisti e cattolici tradizionalisti interessano soltanto i piani alti delle gerarchie intellettuali, laiche e consacrate, coinvolgendo un numero limitato di contendenti, invischiati in sottigliezze metafisiche importanti solo per loro, mentre il grosso del buon popolo cattolico continua ad amare il papa, non importa se “progressista” o “tradizionalista”, appendendo in casa tanto il ritratto austero di Benedetto XVI quanto quello sorridente di Francesco. Può darsi. Però di giovani in chiesa se ne vedono sempre meno e le vecchie beghine che appendono in casa i ritratti dei papi sono destinate a estinguersi in breve tempo. Resteranno i contendenti al sommo delle gerarchie laiche e consacrate. Finché la Chiesa si estinguerà, minata da una serpe che si è covata in seno. A meno che lo Spirito Santo non faccia un miracolo. Sinceramente, me lo auguro, figlio qual sono della sessuofobia paolina. Ma, da figlio degenere, mi si permetta di dire che 2000 anni sono tanti: forse nessun impero è durato così a lungo. Quello romano d’Oriente non ne è durato neppure 1500.
In tutto questo marasma c’è una cosa più importante. In questo povero Paese che si chiama Italia si possono commettere veri e propri reati contro la personalità dello Stato senza pagarne lo scotto, anzi finendo sugli altari. Vi ricordate il caso della sudicia Carola Rakete? Per aver forzato un blocco portuale speronando un’imbarcazione della Guardia di Finanza e mettendo così in pericolo l’incolumità dell’equipaggio, in qualsiasi altro Paese sarebbe finita immediatamente sotto processo e sarebbe stata confinata al fresco per un buon numero d’anni. Qui è stata assolta, e al Parlamento Europeo è stata addirittura applaudita. Ancor più grave il caso dell’Elemosiniere del Papa cardinal Krajewski. Ricordate? Si permise di strappare i sigilli apposti per morosità a un contatore elettrico, in un centro sociale abusivo, dove si commettevano illegalità di ogni genere. In un Paese serio la Magistratura lo avrebbe subito incriminato e mandato a processo, condannandolo a una pena esemplare. Il reato era tanto più grave perché in Italia vige un regime concordatario (una delle peggiori eredità del regime fascista, santificata dalla Costituzione) ai sensi del quale è interdetta alla Chiesa ogni attività che contrasti con le leggi dello Stato italiano e con le scelte politiche dei suoi governi. Ma, purtroppo, accanto alla Costituzione legale, esiste, ed è più che mai vigorosa, una costituzione materiale in base alla quale, qualunque cosa facciano, i preti non si possono toccare. Qualunque cosa invece si faccia ai preti, si finisce subito sotto accusa. Mi piacerebbe vedere che cosa succede se io in chiesa, durante il rito, mi metto a fischiare. Visto che oggi, a messa o ai riti funebri, è consuetudine ogni tanto applaudire, dovrebbe essere lecito anche fischiare, come a teatro. Il vecchio motto, citato anche da Dante, “In chiesa coi santi e in taverna coi ghiottoni”, a quanto pare non vale più.
Ma tutto questo è ancora nulla! Il colmo si è raggiunto in questi giorni, con la scoperta che molti santi vescovi, con il beneplacito dell’ autorità superiore, hanno devoluto parte degli oboli ricevuti dai fedeli alla ONG di quel Casarini che, dopo essere stato condannato per gravi reati, finge di essersi convertito alla Buona Novella e di volersi dedicare anima e corpo al soccorso dei migranti in mare. Violando, però, ancora una volta, norme di legge ben precise, che mirano a contrastare l’immigrazione clandestina. Ancora una volta la Chiesa viola il Concordato. Se l’Italia fosse un Paese serio, fioccherebbero le interrogazioni parlamentari, il Ministro degli Esteri e il Presidente del Consiglio sarebbero chiamati a spiegare come intendano muoversi, sarebbe inevitabile un incidente diplomatico tra Italia e Santa Sede. E invece? Niente! Tutta la grande informazione di regime ha dato poco peso alla notizia. Il cardinale Zuppi ha detto candidamente che il comportamento dei vescovi è encomiabile, è intervenuto addirittura il papa, esortando Casarini ad andare avanti. Se qualcuno si permette di criticare questo atteggiamento pretesco salta su il vaticanista Alberto Melloni ( scrittore lutulento, cui si devono articoli spesso incomprensibili) a dire che, in base al Concordato, non si possono criticare i vescovi. Davvero? E invece, sempre in base al Concordato, si possono devolvere gli oboli dei fedeli alla ONG di Casarini, così, alla chetichella, e senza alcuna giustificazione? Io non so se anche i proventi del famigerato 8 per mille abbiano fatto, in parte, tale fine trista. Voglio proprio sperare di no.Se così fosse, saremmo di fronte a un reato gravissimo, perché l’8 per mille deve servire prima di tutto a finanziare la retribuzione del clero. Mi risulta che le altre confessioni religiose dichiarino pubblicamente l’ammontare dei proventi che ricevono dallo Stato, indicando con precisione per quali opere caritative e di sostentamento sono impiegati. Ho visto con i miei occhi, in un ospedale valdese di Genova, una targa indicante che una determinata sala di rianimazione è stata allestita grazie ai fondi raccolti attraverso il meccanismo fiscale dell’8 per mille. Avete visto qualcosa di simile negli ospedali dei preti? Io no.
Beati i tempi in cui i radicali di Pannella e la Sinistra Liberale di Baslini (padre del divorzio, insieme con il socialista Fortuna) si battevano per l’abolizione del Concordato! Poi arrivò Craxi, il Concordato è stato modificato di comune accordo con la Santa Sede, ma i preti continuano a imperversare come prima e peggio di prima, ottenendo lauti finanziamenti e godendo di esenzioni fiscali di ogni genere, su cui si stende un silenzio di tomba. Ora che la Sinistra è diventata liberale, i Liberali di Sinistra non ci sono più. I Radicali hanno cambiato pelle: da pacifisti a guerrafondai, filo-Nato e filo Europa (questa bruttissima Europa,non quella dei Padri Fondatori): il Concordato, per loro, può vivere in santa pace Tutti, dall’estrema destra all’estrema sinistra, sono antifascisti. Ma il fascistissimo Concordato non si tocca.
Gheddafi ad ogni scoreggia riapriva la questione per presunti risarcimenti italiani alla Libia e noi correvamo subito, ora a fargli una strada, ora un ospedale (sempre gratis) per calmarlo.
Il Concordato almeno ha posto fine alla “questione romana”, che doverosamente la CC potrebbe a buon diritto riaprire. Simul stabunt simul cadent.
Quindi, tornando a bomba, mi fanno ridere queste uscite che dimenticano la storia italiota. La chiesa non paga l’ici, la chiesa si fotte l’8×1000… e tutto l’antefatto di ruberie liberalmassoniche subite e mai risarcite magicamente dimenticato.
Ma lasciamoli ai livorosi dell’uaar questi argomenti.
Piuttosto vorrei sapere che ci fanno valdesi, buddisti, mormoni, avventisti nell’ 8×1000, oltre ad onlus, partiti ed associazioni varie (uaar compresa) nei vari nx1000.
Non mi pare che fossero parti in causa quel XX settembre.
Poteva mancare poi Krajewski? Un “evergraeen” da questa parti, come Liliana Segre. Lasciò il suo biglietto di visita in bella mostra, ma la bolletta risultava ancora non pagata qualche mese dopo con grane strombazzo dei giornalai che ci pucciavano il pane.
Ma sapete quanto ci mettono a fare un pratica del genere i burosauri della varie aziende di erogazione? Probabilmente oggi lo è perchè non ne parla più nessuno (a parte qui), secondo lo stile adottato da sempre dall’elemosiniere.
I bambini infreddoliti per intenerire devono stare a Gaza.
repubblica.it/cronaca/2019/05/15/news/vaticano_3_milioni_e_mezzo_spesi_per_le_bollette_dei_poveri-226293632/
Bene, allora raccontiamola tutta, la Storia: la Chiesa ha giustificato il potere temporale con la Donazione di Costantino, un documento che Dante, nel “De Monarchia” (1312-13, messo al rogo nel 1329, rimasto all’Indice fino a metà del sec.XVIII) dimostrò invalido sotto l’aspetto giuridico e Lorenzo Valla, nel “De falso credita et ementita Constantini Donatione” (1440, pubblicato nel 1517), sotto l’aspetto filologico, un falso costruito ad arte per ragioni che non è il caso di spiegare. Da anarchico, non difendo certo le ruberie dello Stato. Ma neppure le truffe di Santa Romana Chiesa. Abolirei subito il Concordato e poi, gradualmente, Stato. La Chiesa continui a svolgere in pace il suo ministero, ma si finanzi da sé, come tutte le altre associazioni, religiose e no.
Se fossi io a strappare i sigilli di un contatore bloccato per morosità finirei immediatamente sotto processo. Non mi risulta che il Concordato consenta ai preti di violare le leggi italiane: al contrario, li obbliga a rispettarle, senza eccezioni.
I bimbi di Gaza non sono infreddoliti, sono massacrati.
A parte che della storia della Donazione di Costantino ne avevo già parlato ampiamente (ma come sempre per nulla), è un argomento debolissimo, è un classico coniglio nel cilindro Uaar che crede di dare matto in una mossa.
Poi bisogna capire cosa è stato il falso nella storia, non sempre una truffa, bensì un omaggio ad un fatto riconosciuto e acclarato come tale (possiamo escludere che Costantino avesse intenzione o abbia realmente donato e sia esistito un documento simile andato distrutto?)
E se comunque non c’è donazione c’è comunque usucapione di secoli, di un territorio di fatto abbandonato a se stesso. Era l’unico stato nella galassia che son si fosse formato per guerra di conquista. Non mi pare poco.
Dante riteneva invalida sotto l’aspetto giuridico la Donazione di Costantino – da lui ritenuta autentica – perché, a suo dire, da un lato l’imperatore non aveva la facoltà di disporre dei territori da lui amministrati e dall’altro la Chiesa era tenuta a rispettare il precetto evangelico della povertà. Forse era anche lui uno dell’ UAAR. Io no.
La Donazione porta una data in cui si indica come luogo di emissione Costantinopoli, che fu fondata 15 anni dopo. Basterebbe questo a dimostrare che non è la trascrizione di un documento autentico, poi andato perso.
Pensare che Costantino abbia veramente voluto donare l’Impero al papa è grottesco. Proprio un figlio di puttana come lui!
Giustificare una truffa come omaggio a un dato di fatto comunemente accettato, suscettibile peraltro di essere legittimato come semplice usucapione, è ancora più grottesco.