Mese: Gennaio 2017

Don Giovanni

Reagan e Thatcher, due santini da bruciare (ma Trump è peggiore).

Se Trump vuol perseverare in una politica di chiusura come questa, farebbe bene a impacchettare la Statua della Libertà e rispedirla in Francia: dopo tutto, anche quella è roba estera. Inoltre, sul suo piedistallo, sono riportati i versi di una poesia in cui in cui si invitano i poveri e i diseredati di tutto il mondo ad accorrere fra le sue braccia. Basta! I tempi sono cambiati!

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Don Giovanni

Trump, il nuovo eroe degli indipendentisti veneti

Guardate i blog dei secessionisti veneti, in questi giorni. Sono tutti un panegirico di Trump. Che cosa piace in quel miscuglio di Berlusconi e Bossi (il peggio dell’uno e il peggio dell’altro)? Piacciono l'”America first”, il “comprate americano”, le barriere doganali sui prodotti cinesi, il contrasto alle delocalizzazioni, il “padroni a casa nostra”, la politica muscolosa contro l’immigrazione, il maschilismo becero. Piace anche la proposta di dichiarare per legge reato bruciare la bandiera americana? Che male fa al suo prossimo chi brucia uno straccio multicolore? “Finalmente è il popolo a comandare!” proclama il miliardario smargiasso.

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Don Giovanni

Breve storia delle Poste, esecrande e sputacchievoli

“Esecrande e sputacchievoli”: con questi termini Giacomo Leopardi definiva, in una sua lettera, le Poste dello Stato Pontificio. Non si riferiva al recapito della corrispondenza. Allora come adesso, le Poste fornivano anche altri servizi, primo fra tutti quello del trasporto pubblico su grandi distanze, provvedendo, a ogni stazione, al cambio dei cavalli che trainavano veicoli appartenenti all’amministrazione stessa, ad altre agenzie o anche a privati. A tale servizio si riferiva Leopardi.

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