Don Giovanni

Per gli ipotetici lettori di Aldo Grasso.

Se uno mi dice: “X ha dato un pugno a Y”,e io gli rispondo: “Sì, però Y aveva insultato X”, chi sta dicendo il vero? I casi sono quattro: 1) il mio interlocutore dice il falso e anch’ io dico il falso; 2) il mio interlocutore dice il falso e io dico il vero; 3) io dico il falso e il mio interlocutore dice il vero; 4) io e il mio interlocutore diciamo entrambi il vero. Nel caso 4 qualcuno potrebbe dire che il mio intervento è una negazione di quanto affermato dal mio interlocutore? Certo che no! Io mi sono limitato a fare una precisazione, che non nega quanto affermato da lui, ma, aggiungendo alla sua considerazione (attestante un fatto vero) una considerazione mia (attestante un fatto altrettanto vero), contestualizza un argomento di discussione, ponendolo in un quadro di riferimento. Sicuramente, in questo modo, il giudizio sul fatto attestato da lui mio interlocutore può cambiare, anche radicalmente. Ma non è detto che questo giudizio debba essere lo stesso per tutt’e due. I giudizi sono sempre soggettivi e opinabili. Il mio interlocutore può continuare a pensare che la violenza di X è sempre ingiustificabile, io che, nella circostanza specifica, è giustificata, o merita qualche attenuante. Una sola cosa rimane salda: che i fatti rimangono fatti, e sulla loro fattualità, una volta dimostrata, non si può discutere.

Aldo Grasso, illustre critico e tuttologo del “Corriere della sera”, quando, anni fa, fu decisa la sciagurata soppressione di tre orchestre sinfoniche della RAI, lasciando sopravvivere solo quella di Torino, lodò l’iniziativa sostenendo che in questo modo, accorpando le tre orchestre soppresse con l’unica superstite, si otteneva un’orchestra di alto livello al posto di tre scadenti. Sciocchezza enorme, perché non era vero che quelle di Milano, Roma e Napoli fossero scadenti. Quindi, sopprimerle era un delitto. Ma facciamo finta che sia stato vero. Se io avessi replicato: “Sì, si ottiene un’orchestra migliore, ma che cosa se ne fanno, a Torino, di 7 o 8 flauti, di 6 o 7 clarinetti, di una decina di corni, di 5 o 6 percussioni?” non avrei smentito la sua affermazione. Avrei semplicemente messo in evidenza un dato di fatto che poteva sollevare qualche perplessità su quanto era stato deciso. Poi, se a uno sta bene che, per la ridondanza dell’organico, alcuni strumentisti possano rimanere, a turno, inattivi, fatti suoi. Io la ritengo una gran puttanata. Ma, come si diceva, i giudizi sono sempre opinabili.

Ora Aldo Grasso se la prende con chi, in un confronto sulla guerra in Ucraina, a un interlocutore che parla di aggressione, risponde “Sì, ma la Russia è stata fatta segno a più di una provocazione, con grandi manovre NATO ai suoi confini in territorio ucraino”. O con quelli che, quando qualcuno deplora l’attacco di Hamas a Israele, fa notare che sì, l’attacco è infame e va condannato, però è vero che la politica di Netanyhau ha esasperato gli animi della popolazione palestinese, costretta a vivere in condizioni spesso disumane. Tutti dicono il vero, in entrambi i casi. E’ vero che Putin ha aggredito l’Ucraina. E’ vero che Putin è stato provocato. E’ vero che Hamas ha compiuto atti efferati, attaccando e violentando la popolazione inerme.E’ vero anche che le milizie israeliane hanno commesso atti disumani contro palestinesi innocenti, con il beneplacito di un governo che buona parte degli israeliani stessi mette sotto accusa. Nessuno dice che quella di Putin non è un’aggressione. Si tratta di capire perché è avvenuta, senza per questo volerla giustificare moralmente. Lo stesso si dica di Hamas. Perché questi terroristi hanno il sostegno di molti palestinesi? Va spiegato, ancora una volta senza giustificazioni morali.

Grasso dice invece che chi ribatte in questo modo alle argomentazioni suddette argomenta in modo capzioso, ricorrendo a quella fallacia che tecnicamente si chiama “accumulo di postille”. Niente di più falso, è lui a essere fallace. Nessuno di coloro che sono oggetto dei suoi strali  (Santoro, Basile, Ovadia, Orsini) ha mai detto che Putin ha fatto bene a invadere l’Ucraina o che quello di Hamas è un legittimo atto di guerra. Si sono limitati a esporre fatti inoppugnabili che possono contribuire a comprendere le dinamiche e le cause di quanto sta avvenendo in Ucraina e in Israele. Forse che, quando uno storico cerca di spiegare il perché dell’adesione del popolo tedesco alla politica di Hitler con l’umiliazione provocata dai pesantissimi risarcimenti per i danni di guerra imposti alla Germania dalle potenze vincitrici, possiamo accusarlo di sviare il discorso per giustificare moralmente un feroce dittatore responsabile di orrendi crimini? Neanche per idea. fa semplicemente il suo mestiere, che è quello di cercar di capire situazioni complesse. Grasso parla, anche qui a sproposito, di “rasoio di Occam” , per significare che le presunte complessità vanno semplificate, eliminando le disquisizioni fuorvianti:”Non sunt multiplicanda entia sine necessitate”. Ma nel nostro caso non si tratta di moltiplicare proprio niente! Si tratta di giudicare i fatti inserendoli in un quadro complessivo che ne illumini l’insorgenza.

E’ stato proprio Grasso a cadere nella fallacia che rimprovera ai suoi avversari. Ricordiamo tutti le sue posizioni al tempo del Covid. Diceva, come tutti i suoi compari, che il vaccino non va discusso perché è il risultato della Scienza. Chi gli faceva qualche obiezione veniva bollato come un oscurantista antiscientifico. Qualcuno della sua banda osava dire che Montagnier era un vecchio rimbambito. Questo sì è un accumulo di postille! Qui sì sarebbe necessario il rasoio di Occam, per eliminare argomentazioni fasulle buttate lì per sviare il discorso. Anche adesso, guai a parlare di effetti avversi! Sono tutte “fake news”! Si nega così l’evidenza, nel modo più spudorato. Hanno dato il Premio Nobel a chi ha inventato la tecnologia dell’RNA messaggero? Bene, tacete, no vax, questa è la vostra sconfitta! Poco conta se gli stessi premiati abbiano ammesso che l’impiego di quella tecnologia può comportare pericoli. La notizia viene oscurata, per evitare di dover ammettere che-ohibò-anche loro sono pericolosi no-vax.

Caro Grasso: si faccia un esame di coscienza.

Giovanni Tenorio

Libertino

Un pensiero su “Per gli ipotetici lettori di Aldo Grasso.

  • Alessandro Colla

    Per un esame, la coscienza occorre possederla. In questo caso è stata venduta all’in…Grasso.

    Offri un bicchiere di Marzemino all'autore del commento 2

I commenti sono chiusi.