Don Giovanni

La virtù della coerenza

La coerenza è una grande virtù. Il più coerente di tutti è Mario Draghi. Coerente e intelligentissimo. Non fate un balzo sulla sedia nel leggere queste mie parole, ve ne prego. Non sto affatto scherzando, rendo onore al merito. Perché, vedete, nel giudizio su Draghi sbagliano tanto quelli che dalle pagine dei giornaloni nazionali e internazionali ne magnificano l’abnegazione e l’amor patrio, indicandolo come il Nume che, grazie alle sue competenze in campo economico e finanziario, sta ridonando salute e benessere a un’ Italia fiaccata dalla pandemia e dalla recessione, quanto quelli che lo accusano di fallimento nella sua politica governativa, prendendo come termine di paragone altri modelli che, al contrario, sembrerebbero uscire vincenti dal confronto.Non è così. Draghi è stato designato come Presidente del Consiglio grazie a manovre internazionali di cui le massime autorità italiane sono stati i solerti burattini, proprio per portare a buon fine quell’opera distruttiva che il suo predecessore aveva iniziato e portato avanti in modo piuttosto maldestro, non tanto in obbedienza a un disegno sovrannazionale, quanto in linea con le proprie convinzioni da mentecatto, corroborate da consiglieri più mentecatti di lui. Visto che il lavoro sporco era già stato cominciato, niente di meglio che farlo proseguire ad opera non più di un avvocaticchio senz’arte né parte, tutto concentrato sull’orticello di casa, ma di un vero e proprio esperto di misfatti globali con tanto di palle, uscito dalle scuole dei Gesuiti, educato nei ranghi  di un potentato finanziario qual è la banca d’affari Goldman Sachs (quella dove si sono formati tutti i più illustri banchieri centrali), iscritto a più logge massoniche, amico di un papa gesuita nominato dalla mafia di San Gallo, intimo di Klaus Schwab del World Economic Forum e da sempre frequentatore di tutte le consorterie semiclandestine dove si macchinano stratagemmi per condizionare, attraverso connivenze con il potere politico,  le scelte cruciali, non soltanto economiche, da cui dipende il futuro del mondo.E’ arrivato ,di fatto, a imporre l’obbligo vaccinale, calpestando la Costituzione con normative ricattatorie, senza riuscire a debellare il virus? Ma è proprio quel che voleva! Da una parte fa un gran favore ai suoi amici di Big Pharma, che possono continuare a spacciare veleno incassando lauti guadagni a spese dei contribuenti cornuti e mazziati e rimanendo al sicuro da ogni azione giudiziaria grazie allo “scudo penale” che si sono visti elargire graziosamente; dall’altra parte, colpendo, con restrizioni sempre più assurde e immotivate, quelle attività commerciali su cui si è sempre retta l’economia italiana, le riduce in condizioni tali da poter essere vendute a prezzo di saldo La ristorazione è allo sfascio. Il commercio al minuto è ridotto in miseria. Tutto il reparto turistico è in crisi nera. Così si svenderanno i gioielli al miglior offerente, magari al cinesino che arriva con la valigetta piena di quattrini in contanti.  Per poco il “Danieli” di  Venezia non è finito nelle mani di Bill Gates. Vedremo per quanto tempo riuscirà a resistere ancora. Alcune importanti stazioni sciistiche sono nel mirino di grandi fondi d’investimento internazionali.   Si proseguirà su questa strada, sia  che Draghi rimanga al governo, sia che assurga alla carica di Presidente della Repubblica, il bandolo della matassa sarà sempre nelle sue mani. Si sta avverando il fosco pronostico di Cossiga, che , rampognando Draghi per aver svenduto, come direttore generale del Tesoro, il patrimonio industriale pubblico , si augurava di non vederlo portare a termine il suo disegno da “vile mercante” come  Presidente del Consiglio. Che coerenza, amici miei! E che intelligenza! Coerenza e intelligenza da delinquente, direte voi. Giusto. Ma spesso i delinquenti sono proprio le persone più coerenti e intelligenti che esistano. Incoerenti e di scarso intelletto sono invece altri personaggi che anch’io, fino a ieri, ritenevo degni di stima e invece si sono rivelati gente da quattro soldi. Pensate a quei tanti sedicenti liberali che sono arrivati a giustificare la scellerata campagna vaccinale draghista. L’ultimo è Carlo Nordio, che in un suo articolo giunge a giustificare l’obbligatorietà del vaccino anti-Covid ai sensi dell’art.32 della Costituzione senza tenere in alcun conto l’assenza totale dei presupposti che, in base a una solida giurisprudenza costituzionale, si rendono indispensabili per l’introduzione dell’obbligo stesso. Non parliamo della Marta Cartabia, che in passato scrisse una prefazione a un libro di Vaclav Havel, facendo il panegirico della disobbedienza civile, nei sistemi autoritari, in nome della libertà; e adesso, dopo aver sollevato, quando non aveva ancora incarichi di governo, qualche timida obiezione ai famigerati DPCM di Conte, come Ministro della Giustizia arriva a sottoscrivere tutti i provvedimenti liberticidi del suo capoccia Draghi. Che dire poi di uno come Pasquale Bacco? Dopo aver inveito, con toni spesso scomposti, contro una pandemia inventata, disposizioni sanitarie criminali e vaccini acqua-di-fogna, a un tratto cade folgorato sulla via di Damasco, fa autocritica e si schiera dall’altra parte della barricata, tra il plauso di tutti coloro che fino a ieri l’avevano additato come un reprobo (che l’abbia fatto dietro minaccia, per non essere “suicidato” come De Donno e Biscardi? Corre voce che dalle sue autopsie stesse uscendo qualcosa di allarmante…). Un po’ diverso il caso di Cacciari, che per molti versi lascia un po’ perplessi. Sia ben chiaro, Cacciari non è un professore di Filosofia, al pari di tanti nanerottoli che, spacciandosi per filosofi, hanno voluto dire la loro impelagandosi in disquisizioni giuridiche del tutto campate per aria. E’ un filosofo vero che, come il collega Agamben (molto più grande di lui), ha esposto in modo chiaro e sensato le ragioni per cui la politica perseguita dal governo Draghi con il pretesto di combattere la pandemia è di stampo dittatoriale e liberticida (Agamben è andato oltre, mostrando come il vero scopo del “green pass” non sia il contrasto al contagio, ma l’istituzione di un controllo sistematico e capillare su tutti gli atti e i movimenti dei cittadini, una sorta di “Grande Fratello” supertecnologico). Poi però Cacciari si è fatto vaccinare fino alla terza dose.. Dov’è la coerenza? Le leggi -risponde lui- vanno rispettate, anche se ingiuste. Socrate, che accettò di subire la morte per una condanna ingiusta benché gli fosse offerta la possibilità di fuggire, ce lo insegna col suo esempio.Io non sono filosofo e neppure professore di Filosofia. Dio me ne guardi e liberi (“Non c’è sciocchezza che qualche filosofo non abbia proclamato sul serio”, diceva, più o meno, il poeta latino Lucilio). Però mi permetto di osservare che, a mio parere, il ragionamento di Cacciari è piuttosto traballante. Rispettare tutte le leggi, anche se ingiuste? A me pare che la buona filosofia abbia sempre esaltato le Antigoni (quelle vere, non le Rakete) e i Gandhi (quelli veri, non i Krajewski) ed esecrato i funzionari del regime hitleriano che, obbedendo alla legge, catturavano gli ebrei per mandarli al gas. Cacciari dimentica che Socrate, al tempo dei Trenta Tiranni – un regime che, sotto sotto, non gli dispiaceva del tutto, visto il discredito in cui era caduto il sistema democratico – si rifiutò di obbedire all’ordine di catturare il concittadino Leone per mandarlo a morte. Quando, nel “Critone” platonico, afferma che le Leggi della città vanno rispettate perché sono quelle che l’hanno nutrito, intende dire questo: “Sono stato condannato attraverso una procedura del tutto regolare, quindi se anche la sentenza è ingiusta io devo obbedire alla legge. La mia fuga sarebbe un atto di viltà. La mia morte un marchio d’infamia eterno per chi mi ha condannato”. Se Socrate fosse fuggito, si sarebbe ridotto al rango di un Craxi qualsiasi… Molto meglio Andreotti, che si difese davanti ai giudici in tribunale. Vinse, anche se, nel nel suoi caso, forse avevano ragione gli accusatori. Ma questa è un’altra storia.

Giovanni Tenorio

Libertino

2 pensieri riguardo “La virtù della coerenza

  • Alessandro Colla

    Coerenza forse sì, magari involontaria. Però ho sempre dubitato dell’intelligenza dei criminali di professione.

  • Loredana

    Io condivido l’analisi di Giovanni Tenorio: coerenza nel “seguire” sempre lo stesso piano, cioè “non agevolare assolutamente” l’economia nazionale italiana; e credo anche che per essere un criminale devi essere lucido ed intelligente, altrimenti soccombi subito, al primo cenno di auto-difesa da parte di chi subisce, ma non è certo questo il caso di Draghi: sta spingendo la lotta politica contro i No Vax all’estremo, scavalcando tutto e tutti (naturalmente con la complicità della Magistratura); è sicuramente una lucida forma di intelligenza questa, se poi sia al servizio del Male è un altro discorso………..

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