Don Giovanni

Il ritorno dei gretini

Sono tornati i gretini. Chi se li ricordava più? Con le scuole chiuse e la didattica a distanza, non era più possibile marinare le lezioni per scendere in piazza a manifestare contro il riscaldamento globale. Ora che le scuole si sono riaperte (non si sa fino a quando), sarebbe stato un vero peccato non riprendere il rito del venerdì, da aggiungere al sabato e alla domenica per fare una bella festa di fine settimana. Così, dopo che un governo di dementi ha dato inizio lo scorso anno all’operazione-somari, a danno delle nuove generazioni che domani si troveranno senz’arte né parte, sono le vittime stesse di questo bieco disegno a dare una mano ai loro aguzzini. Con il plauso dei giornaloni, naturalmente, che mentre sminuiscono le vibranti proteste in atto da qualche tempo contro il nazi-pass (alle quali partecipano anche un buon numero di studenti universitari, ignorati quando non irrisi), salutano con gran gioia il ritorno dei loro eroi.Bando alle ciance, direte voi, si dovrebbe esserne contenti. Dopo tutto, la ricomparsa dei gretini  potrebbe essere il segno di un ritorno alla normalità. Qualcuno potrebbe sognare che, grazie alla vaccinazione di massa e all’aiuto di San’Ignazio di Loyola (al quale il presidente del Consiglio Draghi, uscito dalle scuole dei Gesuiti, è devoto, come era devoto Conte a Padre Pio: ci sono i santi dei gran signori e i santi degli scalzacani), alla fine dell’anno finirà anche l’emergenza e anche la pandemia sarà finita. Che finisca o che non finisca, io non vedo proprio nessun motivo per esultare. Permettetemi di disegnare due scenari. Primo scenario. Fra poco, con l’avanzare dell’autunno, tornerà l’influenza stagionale. L’anno scorso non s’è fatta vedere. Un miracolo di san Gennaro? Quel cialtrone di Burioni, che è un paladino della Scienza e non crede né ai santi né ai miracoli, ha detto e ripetuto che il merito è stato delle mascherine. Non ha spiegato però com’è possibile che le mascherine siano riuscite a intercettare il virus dell’influenza e si siano lasciate scappare quello della Covid. Questo sì che sarebbe un miracolo! Non bisogna avere un grande ingegno per capire che non è stato un miracolo, ma un imbroglio: si sono fatte passare per infezioni da Covid tutte le  infezioni influenzali, così da poter chiudere in casa tutti i sudditi e imporre per giunta anche il coprifuoco. Stavano arrivando gli intrugli chiamati vaccini, pagati con il denaro dei contribuenti sulla base di contratti che esimevano le case farmaceutiche da ogni responsabilità civile e penale in caso di effetti avversi, e bisognava indurre la gente impaurita a presentarsi in massa per l’inoculazione. Quest’anno, ancora una volta, gli infetti da virus influenzali saranno dichiarati infetti da Covid. I numeri dei contagiati cominceranno a crescere e, grazie al delinquenziale protocollo basato su “tachipirina e vigile attesa”, gli ospedali si intaseranno e i reparti di terapia intensiva arriveranno ancora al collasso.  Di chi la colpa? Di quegli ignorantoni di negazionisti, fascisti, assassini che non vogliono sapere di vaccinarsi, neppure con il ricatto del nazi-pass. E allora, o si vaccinano  o li facciamo morire di fame, gli neghiamo le cure mediche, e se qualcuno ha ancora il coraggio di scendere in piazza a protestare richiamiamo in servizio qualche Bava Beccaris redivivo: i militari sono già attivamente al servizio del governo, nella persona di quel pampalugo con la piuma sul cappello che ostenta sul petto medaglie guadagnate non si sa bene dove e perché. Bisogna pur smaltire le dosi di intruglio ancora chiuse nei depositi. Sarebbe un peccato buttarle via, mentre in tanti Paesi poveri non ne hanno abbastanza:come buttar via il pane quando al mondo c’è tanta gente che muore di fame. Ne avremo per un bel po’. I gretini possono aspettare. Visto che anche le scuole chiuderanno, potranno godersi un’altra bella e lunga vacanza senza bisogno di scomodare il riscaldamento globale. D’altra parte, dovevano essere ben contenti lo scorso anno, vedendo che la riduzione dei consumi e della produzione industriale aveva reso l’aria più pura e le acque più pulite. Che bella cosa la decrescita felice!Secondo scenario. Le proteste contro il nazi-pass cominciano a far tremare il Palazzo. Ora ci si mettono anche gli autotrasportatori, che quando protestano  sono tosti. Possono mettere in ginocchio l’intero Paese, bloccando i rifornimenti di prodotti essenziali, dagli alimentari ai carburanti (forse qualcuno ricorderà che cosa successe nel Cile di Allende). Se la resistenza al vaccino di molti membri delle forze dell’ordine, di molti medici e di molti infermieri non verrà piegata, sarà un problema garantire l’ordine pubblico e i servizi ospedalieri, qualora i disobbedienti venissero licenziati. Anche la scuola potrebbe trovarsi in difficoltà, per mancanza di insegnanti. Certe goffe prese di posizione contro i cosiddetti “no vax” sono patetiche. E’ ridicolo che la ministra degli Interni di un governo che ha stracciato la Costituzione minacci sfracelli contro una coraggiosa vicequestora che ha dichiarato pubblicamente la sua contrarietà al nazi-pass nel nome di quella Costituzione su cui ha giurato. Ancor più patetico il presidente della regione Emilia-Romagna Bonaccini, il quale la paragona a un dirigente della Polizia Locale che faccia l’apologia di chi al semaforo passa col rosso. Forse sono davvero allo stremo. Hanno tirato troppo la corda. Si sta spezzando. Se fosse davvero così, dovrebbero fare macchina indietro, allineandosi agli altri Paesi europei che, uno dopo l’altro, stanno abolendo tutte le restrizioni, ponendo davvero fine allo stato d’emergenza. A questo punto, si riaprirebbero ancora le scuole e i gretini potrebbero tornare alle loro nobili battaglie, in attesa di far la fine di Pinocchio e Lucignolo.Guardate che se il primo scenario è brutto, anche il secondo non è per niente bello. Mentre i cosiddetti “no vax”  sono invisi al regime perché si oppongono ai suoi disegni, i gretini, pur vestendo l’abito dei contestatori, sono benvoluti e lisciati dai potenti della Terra. La loro eroina Greta Thumberg è stata subito osannata dalle forze progressiste, dalla grande stampa, dalle televisioni, è stata accolta da capi di Stato, da parlamenti, perfino dal papa. Un principotto di una monarchia da operetta le ha fornito un’imbarcazione per veleggiare fin nelle Americhe, dove probabilmente abbatteranno le statue di Cristoforo Colombo per sostituirle con quelle di Greta. La sua ideologia è perfettamente funzionale al progetto di chi vorrebbe accelerare la cosiddetta “quarta rivoluzione industriale”  di cui si parla esplicitamente nelle riunioni del “World Economic Forum” e negli scritti del suo fondatore Klaus Schwab, il quale ha dichiarato che la Covid è la grande occasione per accelerare il “grande Reset” mondiale in preparazione da tempo. Quello che ci renderà tutti poveri e contenti (ecco la “decrescita felice”!), con un reddito di sopravvivenza garantito dallo Stato, in un sistema senza più proprietà privata, tranne quella dei pochi oligarchi che con le loro imprese multinazionali forniranno ai sudditi tutti i servizi essenziali, grazie a una tecnologia avanzatissima basata su Intelligenza Artfiiciale, droni, robot, cibi sintetici, telemedicina e altre godurie del genere. Uno scenario da incubo. Mario Draghi è stato mandato al governo come luogotenente italico degli gnomi che a livello mondiale perseguono questo disegno. Tutta l’Europa marcia al passo. Si parla di transizione ecologica. di lotta alla CO2, di energie rinnovabili. Dietro ci sono affari miliardari. Ci riempiranno di pale eoliche e di cellule fotovoltaiche. Visto però che il vento non spira sempre e il sole di notte si nasconde, per produrre energia elettrica non si potrà rinunciare alle fonti fossili, a meno che non si voglia tornare al nucleare (da quando ha bloccato il nucleare la Germania è il maggior produttore di CO2 nelle centrali a carbone). Il famigerato “Recovery fund” che la cara Europa offre graziosamente all’Italia, pretendendone la restituzione con lauti interessi, dovrà essere speso proprio in vista di questi obiettivi, senza sgarrare, pena la sospensione delle rate di finanziamento non ancora versate.  Non è un caso che i pochi spiccioli riservati al sistema sanitario siano assegnati all’allestimento di programmi di telemedicina, non a un potenziamento della rete ospedaliera, a un aumento dei dei reparti di terapia intensiva e soprattutto a una radicale ricomposizione di quell’assistenza territoriale, basata sui medici di famiglia, che si è rivelata così disastrosa nella gestione dell’emergenza. Tutto il resto serve a sovvenzionare la “distruzione creatrice” come la intendono loro: non un processo spontaneo, dagli esiti imprevedibili, frutto del libero mercato, ma l’esito di un programma dirigistico in cui, ancora una volta, capitalismo e statalismo vanno a braccetto. Il tessuto della piccola e media impresa italiana e dell’artigianato di qualità dev’essere distrutto. La cucina migliore del mondo (con buona pace dei francesi) deve essere messa fuori legge da regolamenti folli che, in nome del salutismo, bollano come dannose vivande di altissimo pregio, a vantaggio di alimenti inappetibili di produzione industriale, pieni di conservanti. Si stanno già sperimentando carni e pesci sintetici. Mangeremo formiche, insetti e schifezze del genere. Ce lo chiede l’Europa! Pazienza se dovrò rinunciare ai fagiani e al Marzemino. Ma il pensiero che anche le donne potrebbero essere sostituite da bambole-robot, magari programmate apposta per farsi sedurre, mi mette i brividi. Da qualche parte l’hanno già fatto con le puttane. Per me sarebbe peggio che essere trascinato all’Inferno.

Giovanni Tenorio

Libertino

2 pensieri riguardo “Il ritorno dei gretini

  • Alessandro Colla

    Lo scienzio – televisivo dirà che il virus dell’influenza è di dimensioni più grandi, quello cinese è più piccolo perché lì mangiano il riso invece del grano. E quindi, essendo più piccolo, è riuscito a passare attraverso le braghe facciali a differenza dell’altro. Una spiegazione sicuramente in linea con i dettami scientifici più accreditati e che sarà facilmente accettata da tutti gli sciocchi e gli intolleranti che ci circondano. Il paragone del presidente dell’Emilia (sì, sinistri scientisti analfabeti: non si chiamano governatori) è identico a quello dell’autoreferenziale telescienziato. Se passo con il rosso aggredisco chi transita con il verde, se rifiuto un trattamento sanitario non aggredisco alcuna persona. E’ chi vuole impormi il trattamento che passa con il rosso perché viola ogni normativa ordinaria, costituzionale ed europea. E se un vicequestore nota questa violazione sarebbe forse il caso di interrogarsi se l’apologia eversiva non appartenga ai difensori di queste ripetute violazioni dell’ordine istituzionale. Del resto il soggetto in questione è abituato a passare col rosso. Il colore che ha utilizzato, pur non appartenendogli storicamente, per arrivare alla presidenza regionale. Con i voti degli ufficialmente antirossi berlusconiani Cicchitto, Cazzola, Guazzaloca, Casadei e compagnia lisciando. Come del resto in Campania e a Napoli.

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  • Loredana

    Permettetemi di introdurmi con dei “pensierini” più semplici: chi è il PIÙ GRANDE ALLEATO di queste persone al Governo? IL POPOLO! Tutte quelle persone che in metropolitana si scandalizzano se ti abbassi un attimo la mascherina per respirare, e ti trattano peggio di un africano che salta i tornelli e non paga; IL POPOLO DEI GREEN PASS che non vuole stare con quelli che non ce l’hanno e chiedono di escluderli da determinati ambienti (come Auditorium e Teatri); IL POPOLO che ridicolizza quelli che inoltrano i Video con i danni da Vaccino, o i Video in cui figure sovra-governative tipo Swab parlano tranquillamente dei loro programmi di riduzione della popolazione………ecc ecc. Tutto questo è possibile perché il POPOLO è complice dei suoi aguzzini; è lo stesso principio psicologico probabilmente della Sindrome di Stoccolma……..e a questo non c’è rimedio; fin quando non c’è contrapposizione “netta” tra dittatore e vittima e si crea una fluida “zona grigia” tra i 2 schieramenti, tutto rimarrà impantanato così………….

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