Don Giovanni

Negazionisti infami e senatori cretini

Cari amici, che io abbia ucciso il commendatore potrebbe negarsi solo da chi sia disinformato o in malafede. Certo che l’ho ucciso! A provarlo ci sono le carte processuali, c’è la mia confessione (“Chi è morto,voi o il vecchio?” – mi domandò stolidamente Leporello. E io :”Che domanda da bestia! Il vecchio”). C’è la mia assoluzione per legittima difesa (“L’ha voluto, suo danno”). Se uno lo  negasse oggi, sarebbe ancor più stolido di Leporello, che, per difendere il mio buon nome (e anche il suo, visto ch’è mio servo), per mesi e mesi andò proclamando in tutte le piazze, in tutte le osterie e in tutti  bordelli che io non avevo ucciso proprio nessuno, anzi ero rimasto gravemente ferito, e il commendatore era dovuto riparare all’estero per sottrarsi alle grinfie dei birri. Mal gliene incolse, perché le sue improvvide dichiarazioni arrivarono all’orecchio d’un sostituto procuratore puzzone, che lo incriminò chiedendo la condanna a una pena pecuniaria per istigazione a uccidere i commendatori. “Ma come?- piagnucolava il meschino- Io ho negato l’omicidio perché mi sembrava una cosa tanto turpe da macchiare irrimediabilmente l’onorabilità del mio datore di lavoro, a dispetto dell’assoluzione…” Niente da fare: il giudice era più puzzone del pubblico ministero, lo condannò a pagare, e pagò. Anzi, fui io a pagare per lui.
Signori miei che abitate nel Bel Paese, non ridete perché, mutato nomine, de vobis fabula narratur! Se è vero, come tutti credono, che i membri delle camere rappresentano la nazione, quel che ha deliberato il senato della malarepubblica qualche settimana fa è come se l’avesse deliberato ciascuno di voi.  Ascoltatemi bene. Si trattava di introdurre nel vostro sistema penale criminale e criminogeno un altro reato, come se non  ce ne fossero già troppi (e alcuni grotteschi, come il femminicidio), in omaggio a una raccomandazione dell’unione europea (altro bel tomo anche quella): il reato di negazionismo, che colpirebbe in particolare chi nega il genocidio degli ebrei (e non solo loro) ad opera di Hitler. Timorosi di formulare un’altra norma che potesse essere censurata come reato d’opinione, che  fanno i vostri squisiti legislatori? Fanno ricorso alla famigerata legge Reale del 1975, quella che prende titolo da un personaggio col nome brutto (Oronzo) e  la faccia ancora più brutta (fu promulgata per combattere il terrorismo, non è servita a catturare neppur mezzo terrorista e in compenso ha dato ai birri dello Stato licenza di uccidere). C’è un articolo, in quella legge, che colpisce l’istigazione all’odio razziale. Ebbene, si introduce una clausola che aggrava la la sanzione qualora l’istigazione venga esercitata negando il fatto storico del genocidio. Capite la sottigliezza? Se uno nega che Hitler abbia gassato gli ebrei, è come se incitasse a gassarli! Ma a me pare che la sia proprio tutta a rovescio: chi lo fa è un  nuovo Leporello che ama tanto Hitler (e anche se stesso, infatuato della dottrina nazista) da non ammettere che l’antisemitismo del Führer si sia spinto fino allo sterminio di massa… Forse agli ebrei non voleva tanto bene, forse voleva solo cacciarli, ma ucciderli…mai più!  Vorrei capire in tutto questo dov’è l’istigazione a commettere un delitto. Si nega un fatto storico? E allora? Se uno negasse la teoria copernicana sostenendo ch’è il sole a girare intorno alla terra sarebbe un bell’idiota, ma che male farebbe? Lo sbattiamo in galera perché sostenendo idee scientifiche false diffonde l’ignoranza e corrompe i giovani? Anche chi sostiene che gli OGM sono veleno diffonde l’ignoranza: che facciamo, gli diamo qualche annetto?(dovremmo anche impedire l’apertura dell’EXPO, tutto all’insegna del biologico, dell’agricoltura alla zappa e del chilometro zero, che ha tra i suoi consiglieri un’anti OGM fondamentalista come Vandana Shiva, sputtanata da tutte le più prestigiose riviste scientifiche). L’ignoranza si combatte con la buona informazione (possibilmente non  un’informazione di Stato, che comporta il danno e la beffa dei notiziari di regime finanziati da una tassa posta a carico anche di chi  li fugge come la peste).
Onore a quei tre senatori che hanno votato contro. Uno è una donna, il che mi fa un immenso piacere: un’altra da conquistare, ma da non porre in lista perché fuori del gregge. Il suo ragionamento è encomiabile: dice che nella scienza non c’è mai certezza, tutto è falsificabile; che anche nelle idee più balzane può esserci qualche verità, quindi conviene sempre discuterne; che anche se fossero del tutto false hanno almeno il merito di suscitare un dibattito e di stimolare la ricerca. Tutto giusto, ma io andrei più alla grezza. La bocca è un organo che serve sia alla nutrizione sia alla fonazione. Chi ha la bocca può mangiare cibi raffinati ma anche le più ributtanti schifezze. Basta che non costringa altri a mangiarle. Può anche dire cose intelligenti o cose idiote, o magari infami. Basta che lasci agli altri la facoltà di confutarli, deriderli e-perché no?- oltraggiarli. Viva la libertà, libertà per i dotti e gli ignoranti, gli intelligenti e i cretini, le persone perbene e gli individui più infami. Tra i quali ultimi non esito a mettere i razzisti e i negazionisti d’ogni risma.

Giovanni Tenorio

Libertino