Rapporti con il nemico
Mi rendo conto che nel mio ultimo articolo sono stato piuttosto prolisso e forse anche un po’ noioso. Ne chiedo
Leggi tuttoMi rendo conto che nel mio ultimo articolo sono stato piuttosto prolisso e forse anche un po’ noioso. Ne chiedo
Leggi tuttoLo dico a denti stretti: ha ragione il papa, almeno in punta di diritto. La Legge Zan violerebbe il Concordato. Invece
Leggi tuttoMolti lo vedevano come un salvatore, come colui che avrebbe ribaltato le sorti della povera Italia ridotta allo stremo da
Leggi tuttoFinalmente qualcuno gliele ha cantate schiette. Non ho capito bene che cosa sia andato a fare in Olanda Mario Draghi. A illustrare le sue prodezze ai rappresentanti del popolo dei mulini a vento? Lo hanno invitato loro? Non so, né voglio saperlo. Quel che mi manda i solluchero è vederlo finalmente fatto segno a colpi di fionda ben assestati. Finora ne avevamo sentito soltanto caldi elogi, a parte qualche garbato mugugno dei soliti tedeschi e qualche velata rampogna del collega (sempre tedesco) Jens Weidmann, governatore della Bundesbank. In Italia, poi, è sempre stato considerato un titolo di gloria nazionale averlo come sommo nume della BCE, paladino dell’Euro, salvatore dei bilanci pubblici in bancarotta e di un sistema bancario a pezzi, sostenitore della (fantomatica) ripresa economica sulle ali di un’inflazione tenacemente perseguita. Forse si aspettava anche nei Paesi Bassi piogge di fiori; invece pare che l’unico omaggio floreale recapitatogli sia un bel tulipano artificiale, dotato di lampadina elettrica, forse a memoria della prima grande bolla speculativa della Storia, scoppiata proprio in quei Paesi. Correva l’anno 1636. I bulbi di tulipano erano diventati il maggior prodotto di esportazione, accanto al formaggio, alle aringhe e al gin. Per qualche tempo fu un lucroso investimento, che attirava sempre nuovi adepti, finché arrivò il crollo, che fu disastroso, contagiando non solo l’economia olandese, ma anche quella di altri Paesi.
Leggi tuttoQuanti più articoli di economia leggo (pur avendo giurato mille volte di non leggerne più, ci ricado sempre) tanto meno capisco che cosa si voglia dire e dove si voglia arrivare. Ho l’impressione che gli economisti plurilaureati e plurisuperaddottorati, provino gusto a prenderci in giro.
Leggi tuttoCorreva l’anno 1962. Amintore Fanfani, potente notabile della Democrazia Cristiana, formava il primo governo di centro-sinistra dell’ Italia repubblicana, introducendo
Leggi tutto“Troppe note, il mio caro Mozart” “Non una di più di quanto necessario, Maestà!” Pare sia stato questo lo spigoloso
Leggi tuttoMauro Magatti è un sociologo che scrive bene e sa farsi capire da tutti. Non è un pregio da poco,
Leggi tuttoCari amici, per le nuove generazioni è Storia, proprio quella con la maiuscola che si studia a scuola, ammesso che
Leggi tuttoL – Padrone mio, ignorante come sono, ho sempre pensato che comprare a buon mercato, a parità di prodotto, sia meglio che
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