La lista di Leporello

Quattro calcoli di fine epidemia.

In tutta la vicenda del virus del raffreddore forte, di scienziati e di scienza ne ho vista davvero poca: l’unico personaggio che salverei è la maltrattata dottoressa Gismondo, che si è limitata a raccontare quello che vede dalla una prospettiva molto tecnica (si occupa di diagnosi di infezioni virali, specialmente HIV).

Se alla base del metodo scientifico mettiamo l’osservazione del fenomeno e consideriamo che l’epidemia è un fenomeno che deve essere descritto in termini statistici, il quadro è desolante: di statistica se ne è vista poca: credo che nessuno degli esperti saprebbe integrare una funzione, oppure definire il concetto di “intervallo di confidenza statistica”. Gli stessi tmaponi eseguiti non sono mai stati eseguiti con criteri di radomizzazione: per tracciare l’andamento dell’epidemia ne sarebbero bastato molto meno, ma eseguiti con criteri statistici e non propagandistici (ogni decreto e ogni ordinanza sono stati preceduti da picchi di intensita del rilevamento e i dati comunicati non sono mai stati normalizzati, se non, ma senza eccessiva enfasi, dal Sole 24 Ore).

Da una parte Burioni (e tutta la banda di terroristi al suo seguito) appare poco scientifico e poco preparato a partire dal titolo del libraccio di cui si parla nell’articolo: “Virus”… accennando alla Peste nel sottotitolo (che è una infezione batterica). Lo stesso inoltre è il portabandiera di una delle peggiori organizzazioni di Sanità privata-non-privata, quelle che hanno assorbito enormi risorse economiche per servizi socio-sanitari, ma non medici, diventando la vera causa dell’emergenza e della paralisi della società e dell’economia (avendo provocato, in quanto sanguisughe, la carenza di posti di terapia intensiva, meno remunerativi in un contesto di “convenzione”, perché richiedono strutture necessariamente sovradimensionate e, si spera, poco popolate, quindi poco “fatturabili” alla Regione).

Dall’altra la banda dei complottisti, diversi solo per il fatto di appartenere allo schieramento opposto, ma altrettanto poco scientifici. Pensare di collegare l’epidemia di raffreddore forte alle onde elettromagnetiche del protocollo 5G, oppure al vaccino dell’influenza oppure all’inquinamento (senza dimenticare che certe zone dell’Africa o dell’India sono tra le pù pesantemennte inquinate al mondo e senza fornire documentazione attendibile) è come insospettirsi, corredando il sospetto con uno studiato sorriso furbetto e innocente, perché in nomi delle città Bergamo e Brescia iniziano entrambi con a lettera “b”, aggiungendo sotto voce il classico “è forse una coincidenza? Io non credo, ma nessuno vuole indagare”.

In realtà il virus del raffreddore forte è stato poco più di una influenza: 35000 morti ufficiali, di cui (dati ISS) solo il 20% aveva nessuna o al massimo una sola patologia grave in corso (inclusi tumori e malattie cardiovascolari). Significa circa 7000 morti a causa dell’ultimo versione dei virus della famiclia corona, dato da comparare ai risultati dei test sierologici, secono i quali il 30% della popolazione risulta immunizzato e quindi ha contratto l’infezione (significa circa 20 milioni di persone). Basta fare il rapporto e si ottiene una mortalità del 0.035% ovvero quella, appunto, dell’influenza.

Le parole della dottoressa Gismondo trovano quindi conferma a posteriori, come naturale essendo stato applicato il metodo scientifico: osservazione, competenza tecnica applicativa, ipotesi, verifica dell’ipotesi alla luce degli eventi.

19 pensieri riguardo “Quattro calcoli di fine epidemia.

  • Alessandro Colla

    Un guaio quelli che accusano la tecnologia di essere responsabile della creazione dei virus. Compiono più danni di quelli attuati da coloro dai quali ci si dovrebbe difendere. Un po’ come l’anticomunismo: se non ci fossero i fascisti sarebbe più credibile e avrebbe maggiori consensi.

    Offri un bicchiere di Marzemino all'autore del commento 1
    • è il fascino perverso della decrescita felice… il percorso verso una età dell’oro che non c’è mai stata (e non hanno nemmeno la giustificazione di citare Esiodo o Lucrezio, dei quali non credo abbiano mai avuto notizia)

  • Alessandro Colla

    Comunque hanno già la risposta preconfezionata alla conferma a posteriori: “Se le vittime sono state pochissime è merito nostro che abbiamo attuato le misure repressive”. Come gli stregoni maya che sostenevano la bontà dei sacrifici umani: “Visto? Li abbiamo attuati e l’eclissi solare è terminata, quindi è merito nostro”. Questi sono più Dukas che maya: semplici apprendisti stregoni e perciò ancora più pericolosi.

    Offri un bicchiere di Marzemino all'autore del commento 3
    • Esatto: “Le cose vanno bene? Grazie allo Stato. Le cose vanno male? Ci vorrebbe più Stato”.

    • Loredana

      Infatti è esattamente quello che penso anche io? “Visto? Il Virus si è fermato grazie al lock down di marzo e aprile!”.
      Quindi: ne facciamo un altro, tanto ce ne sono tanti di virus in giro……….!
      Possiamo anche iniziare a camminare con le stampelle, così preveniamo le distorsioni alle caviglie!!

      Offri un bicchiere di Marzemino all'autore del commento 1
    • Loredana Stefanini

      Ed infatti con questa logica potrebbero far partire un altro lock down con un altro Virus, oppure ordinare preventivamente l’uso di alcuni farmaci. Con la logica preventiva si può fare qualsiasi cosa, anche camminare con le stampelle per evitare le distorsioni alle caviglie!

      Offri un bicchiere di Marzemino all'autore del commento 1
  • Loredana

    Infatti è esattamente quello che penso anche io? “Visto? Il Virus si è fermato grazie al lock down di marzo e aprile!”.
    Quindi: ne facciamo un altro, tanto ce ne sono tanti di virus in giro……….!
    Possiamo anche iniziare a camminare con le stampelle, così preveniamo le distorsioni alle caviglie!!

    Offri un bicchiere di Marzemino all'autore del commento 1
    • Ma vara ti, ghe xe anca la Lori! Te gà imparà un pocheto de veneto?
      No sta perder tempo, el pianta panoce xe de Pordenon, lì se parla veneto no furlan!
      Stroka el boton de la bona ocasion! profita!

      • Loredana

        Ciao Max, perdona ma non ho capito quello che mi dici perché questo dialetto non lo conosco

      • Scusa tu, a quanto pare ti ho presa per un troll multinick e multisex.

  • Benvenuta Loredana. Mi scuso pe ril ritardo con cui ho approvato i commenti (è una precauzione che vale solo per i nuovi utenti, non approvati in rpecedenza, per filtrare i commenti automatici contenenti spam).

    • Loredana

      Non c’è problema, tra l’altro ho visto che ho ripetuto il mio pensiero 3 volte perché credevo di aver sbagliato qualcosa nell’inserimento.
      Grazie

      Offri un bicchiere di Marzemino all'autore del commento 1
  • Però non comprendo questo dissacrante appellativo “epidemia di raffreddore forte”, più consono a “enterteiners” tipo Greg che lo chiama Cocacolavirus o anche Ginovirus.
    In fin dei conti anche persone giovani e in salute – non solo anziani malandati – ci hanno lasciato la pelle.

    • @Max: il Sars2 è a tutti gli effetti un corona virus, non IL corona virus. I corona virus sono i responsabili (insieme ai rhino virus) del raffreddore stagionale. Tecnicamente questo virus è un raffreddore, la scelta del termine non è una provocazione. Aggiungo l’aggettivo “forte” perchè oggettivamente lo è, ma, numeri alla mano, non avrebbe senso scirvere altro, tipo “raffreddore mortale”, perchè mortale non è, non più (o poco più) di una normale epidemia di influenza, se non ci fosse un alto numero di individui vaccinati, soprattutto anziani. Solo il 4% dei morti non aveva gravi malattie pregresse, moltipolicato per 35000 morti con test positivo, si ottengono davvero numeri da influenza (o da raffeddore, ma forte, appunto). Se anche considerassimo le persone con 1 sola grave malattia pregressa (cosa comunque discutibile, perché mia zia di 67 anni, morta positiva, ma con un tumore ai polmoni, a mio parere non è morta per raffreddore, ma per tumore) arriveremmo a 7000 morti, ancora un valore compatibile con l’influenza o con le polmoniti indotte da raffeddore (e non dinemtichiamo il numero di morti, basso, ma non trascurabile, dei bambini che prima dei tre mesi di vita, si ammalano di virus sinciziale).

      Sono quindi convintisismo che “raffreddore forte” sia un termine scientifico, molto più di Covid19, che molti usano per indicare il virus, ma che si riferisce alla manifestazione della malattia (considerando il numero reale di psotivi, è un evento abbastanza occasionale).

      • Muy bien.

        Io comunque consulto regolarmente e per mio uso raccolgo dal 27 feb lo screenshot della prima
        pagina del sito

        worldometers.info/coronavirus/#countries

        e la situazione mondiale in evoluzione è davvero di difficile lettura e niente affatto rassicurante.

  • Alessandro Colla

    Tutti gli anni persone giovani muoiono a causa di virus influenzali. Sicuramente soffrono anche di altre patologie ma i mezzi di comunicazione di massa si guardano bene dal ricordarci i dati dei giovani deceduti negli anni precedenti. Si scoprirebbe, probabilmente, che erano in numero maggiore rispetto a quest’anno. Per ammissione stessa degli “esperti”, nella situazione attuale non sono stati colpiti soggetti di età fanciulla; quelli con ancora minori difese immunitarie! Ciò porta a dubitare della presunta maggiore letalità del virus attuale. Al massimo sarà un po’ più forte sul piano sintomatico.
    A proposito dei commenti sugli interventi di Loredana Stefanini: ho già garantito per lei nel commento all’ultimo articolo, non avevo ancora visto gli ultimi interventi a quello presente. La conosco di persona dal 1980, abita nella campagna romana nel mio stesso quartiere, non è una troll e non c’entra nulla con Pordenone. E’ marchigiana da parte paterna (parente alla lontana del celebre luminare che fu Paride Stefanini) e abruzzese in linea materna. Se ha mandato tre volte lo stesso commento è probabilmente a causa di un malfunzionamento della rete che l’ha tratta in inganno in fase di accreditamento, immagino abbia pensato che le prime due trasmissioni non fossero andate a buon fine. Non ho comunque trovato nulla di veneto o di friulano nella sua prosa.

    • Perfetto, meglio così, mi sono scusato con Loredana.

      Il fatto che in virus sia piuttosto aggressivo, spedisca in rianimazione con posti limitati e cari (si diceva che un paziente costa oltre 1000 eur al giorno), che non vi sia un vaccino, nè cure certe (solo sperimentali) ha fatto la differenza qui e in tutto il mondo (vedasi link segnalato sopra).

      Per come l’ho capita io, Il virus agisce come fattore scatenante, per cui sono le reazioni del soggetto ad essere dannose; gli allergici (come me) sono quindi al massimo rischio; i bambini che si beccano di tutto se la cavano proprio perchè con poche difese reagiscono poco o nulla.

  • Alessandro Colla

    Per la cura delle allergie ritengo che la scienza sia ancora molto, troppo indietro. Ed è un peccato perché la qualità della vita schizzerebbe ai massimi livelli per gli interessati. Lo dico liberamente in quanto allergico solo a stati e statalismi ma solidale con chi è costretto a continue rinunce perché allergico a ben altro. Speriamo che un giorno si trovino ricercatori con la “erre” maiuscola in grado di risolvere il problema. Però se è vero che le reazioni sono più dannose, visto che i bambini reagiscono poco, anche chi come me soffre di patologie autoimmuni dovrebbe essere più a rischio. E paradossalmente chi ha difese immunitarie deboli dovrebbe essere più tranquillo, quindi anche gli anziani. Alla fine, in medicina, c’è sempre qualcosa che non torna. Troppi curatori molieriani in televisione e troppa poca scienza autentica in giro. Però non vedo una situazione mondiale con contagi in evoluzione. ci forniscono sempre cifre di persone decedute ma le ascrivono volutamente a una patologia specifica perché così la colpa della crisi economica non risulta a carico delle banche centrali ma al virus influenzale. Il virus finanziario sì, si sta evolvendo. E l’economia generale involvendo.

I commenti sono chiusi.