Date a Cesare quel ch’è di Cesare

Don Giovanni

Aggredire il contante

La bionda e scema ha perso un’altra occasione per starsene zitta. Dopo la batosta del referendum – nel suo cervellino, doveva essere il trampolino di lancio per una strepitosa carriera politica, non più all’ombra del suo mentore Renzi – sembrava fosse destinata a scomparire dalla scena una volta per tutte. Esercitarsi per andare a fare la commessa in un supermercato (mestiere molto più nobile del Ministero delle Riforme), imparare bene le lingue per intraprendere la carriera di guida turistica, prendere un diploma di maestra d’asilo per votarsi all’educazione degli infanti, dedicarsi alla cura degli anziani, come badante: tutte attività utili, che le avrebbero meritato stima e un modesto reddito, al posto della ben più lucrosa rendita parassitaria di cui, come ministra, aveva fino a quel momento goduto.

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