comunisti

Don Giovanni

Alberto Airoldi

Il vero torto di Alberto Airoldi, per i signori della sinistra, è quello di non essersi riciclato nelle loro file. Se fosse stato così furbo da dichiararsi, subito dopo la liberazione, comunista nell’intimo, anche quando vestiva la camicia nera, e da fare ammenda dei suoi trascorsi sventolando d’allora innanzi la bandiera rossa, state pur sicuri che una via o una piazza della sua città gli sarebbe già stata dedicata da un pezzo. Sapete che vi dico? Che certi antifascisti mi fanno più schifo dei fascisti.

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