Don Giovanni

Moltiplicatori miracolosi

Turandot
Turandot

Cari amici, se io proferisco qualche innocente menzogna per conquistare il cuore della bella Zerlina, che sotto sotto è ben vogliosa di essere accolta nel mio letto profumato, alla faccia del suo Masetto puzzolente di letame, apriti cielo! Contumelie su contumelie all’indirizzo del nobile prepotente che inganna la candida fanciulla, condannando al disonore lei e il suo sposo promesso… Quando invece sono i pubblici poteri a ingannare i sudditi, a estorcere denaro, a commettere violenze, sono considerati benemeriti, a patto che lo facciano a vantaggio dello Stato, che poi vuol dire – o almeno così si vuol far credere-a vantaggio del popolo. Un governo capeggiato da un corsaro che si picca di filosofia morale taglieggia in una notte i conti correnti di chi non ha avuto la possibilità di alleggerirli debitamente in virtù di qualche soffiata proveniente dalle alte sfere? L’ha fatto per salvare la cassa dello Stato, ha tolto ai cittadini (escludendo i furbastri e includendo la vecchietta con pensione al minimo) per ridare ai cittadini, perché la cassa dello Stato di chi è? Ma è lampante, è di tutto il popolo, bisogna essere citrulli o in malafede a negarlo! Leggete Machiavelli, leggete Tucidide, e vedrete che chi comanda, anche se ruba o sgozza, ha sempre ragione…
Il governo del Bel Paese ha dato in questi giorni un mirabile esempio di machiavellismo, che con un minimo di danni farà riprendere alla grande l’economia, dopo anni di recessione. Avete presente i disordini di Milano? Intelligentissimo il ministro dell’Interno e i suoi servitori: non caricate i violenti, lasciate che distruggano tutto quello che trovano davanti a sé, così prenderete non due, ma addirittura tre piccioni con una fava:
1) non correrete il rischio di essere incriminati per aver menato troppo le mani, come successe al G8 di Genova;
2) avrete forze fresche per tener sgombro il centro, permettendo ai Padri della Patria di raggiungere il Teatro alla Scala, dove, dopo aver ascoltato compunti e con le lacrime agli occhi la marcetta di Mameli-Novaro potranno comodamente sprofondarsi, a spese dei sudditi, nelle loro poltrone, per dormire durante tutta l’orrida Turandot del deplorevole Lehnhof;
3) farete prendere slancio alla domanda aggregata, ponendo fine alla crisi che ci attanaglia.
Forse non vi è chiaro il punto numero 3. Ve lo spiego subito, alla luce di quel gigante dell’economia che risponde al nome di John Maynard Keynes, l’ammiratore di Mussolini, Hitler e Stalin. Per rimettere in moto la domanda aggregata bisogna distruggere! Senza la Seconda Guerra Mondiale non saremmo mai usciti dalla recessione che ebbe inizio con il crollo di Wall Street del 1929! Viva i terremoti, viva le alluvioni! E sia lode anche ai no-global che hanno devastato Milano! Vetrine infrante? Lavoreranno i vetrai! Automobili un fiamme, soprattutto quelle di lusso? Aumenterà la produzione di autoveicoli, con grande vantaggio per l’occupazione. Muri e facciate deturpati da scritte e sgorbi? Tanti bei soldini per imbianchini, muratori, carpentieri! E’ in vista un grande turbine espansivo per tutto il comparto dell’edilizia… Il “moltiplicatore” farà poi la magia di raddoppiare, triplicare il flusso di ricchezza, espandendolo a tutti gli altri settori. Diventeranno tutti ricchi, il gettito fiscale aumenterà prodigiosamente, si avranno a disposizione tanti bei tesoretti per investimenti pubblici che a loro volta moltiplicheranno la ricchezza. Signori, è il Paradiso Terrestre. Che genio quell’Alfano (il ministro, non il musicista che terminò Turandot) a non fermare i violenti alle frontiere, sospendendo gli accordi di Schengen!
Ma non è finita qui. Con la sottoscrizione della la cosiddetta Carta di Milano , si riuscirà finalmente a sfamare il mondo, proclamando il diritto al cibo per tutti. Sì, ma come produrlo?- chiederete voi. Non basta proclamare tanti bei principi, bisogna anche indicare i mezzi per attuarli. Forse con le biotecnologie si sarà in grado di produrre piante resistenti alle malattie e agli insetti nocivi, si potrà risparmiare acqua, coltivare i terreni aridi. Macché biotecnologie, come siete ingenui! Che ci sta a fare all’Expo il padiglione del Vaticano? Ma per far miracoli, è chiaro! Avete presente le due moltiplicazioni dei pani? Altro che il moltiplicatore di Keynes! DON GIOVANNI TENORIO

Giovanni Tenorio

Libertino