Don Giovanni

La nuova fede

– Parli sul serio o stai scherzando?
– Parlo sul serio!
– Mi lasci di stucco. Queste cose potrrei dirle io, che sono un libertino impenitente condannato all’inferno, ma da uno come te, che per un tuo saggio hai ricevuto una recensione lusinghiera nientemeno che da Gianfranco Ravasi, proprio non me le sarei aspettate.
– Sei tu a essere rimasto al bel tempo che fu. Non c’ è bisogno, oggi, di essere libertini per pensarla come me. Non hai mai letto Vito Mancuso? Un suo saggio ha avuto l’onore di una prefazione del cardinal Martini.
– Di questo non mi meraviglio. Dai Gesuiti ci si può aspettare di tutto.

Così si concludeva, qualche giorno fa, il colloquio telefonico con un mio caro amico, che mi aveva chiamato per gli auguri di fine anno. Avevo da poco terminato di leggere un editoriale di Galli della Loggia in cui si criticava la persistenza, nella Chiesa di Roma, di un regime autocratico reso ancor più saldo dalle riforme “progressiste” del papa regnante e dall’inossidabile maschilismo che tiene lontane le donne dagli incarichi istituzionali più prestigiosi della Santa Sede.

L’articolo, davvero molto bello, finiva con la previsione che queste pecche, se non saranno corrette, porteranno al declino dell’ istituzione bimilllenaria da cui, nel bene e nel male, la nostra civiltà è stata plasmata. Non mi sentivo del tutto d’accordo. Altri per me sono i motivi che porteranno al tramonto di Santa Romana Chiesa, se lo Spirito Santo non si darà una mossa. Il colloquio con il mio amico me ne ha dato la confema. Ma che cosa c’era di tanto scandaloso nelle sue parole? Semplice. Che la Chiesa deve decidersi a rivedere la sua dottrina, adattandola ai tempi moderni. Il peccato originale? Un’invenzione di San Paolo, ripresa e perfezionata da Sant’ Agostino. La Messa come rinnovamento del sacrificio di Cristo? Aveva ragione Lutero, è un’ idea che fa orrore. La storicità dei testi sacri? Sono più leggenda che storia anche i Vangeli. E via di questo passo. Non mi sono azzardato a chiedere altro. Ma ci scommetto che, date le premesse, anche la Resurrezione, a questo punto, è una bufala. Le persone colte e intelligenti la pensano come il mio amico. Io, che non sono né colto né intelligente, continuo asospendere il giudizio e considerarmi ignorantissimo in materia, anche se mi dichiaro da sempre discepolo di Epicuro e tutti i suoi seguaci che l’anima col corpo morta fanno(come del resto fa Ravasi nella sua, peraltro bellissima, “Breve storia dell’anima”). Quel che mi scandalizza è che questa gente continui come se niente fosse a dirsi cattolica e a frequentare i sacramenti. Se fosse coerente, abbandonerebbe il porto e farebbe vela verso nuovi lidi. Bella pretesa esigere che la Chiesa rinneghi un insegnamento su cui per due millenni ha fondato la sua ragion d’ essere! Stimo molto di più la vecchietta che tutti i giorni recita il rosario e crede in Maria sine labe originali concepta, anche se non capisce bene che cosa vuol dire. “Ti ringrazio, o Signore, perché hai rivelato queste cose ai semplici e le hai nascoste ai sapienti”. No, no, forse ha ragione il mio amico, sono io fuori squadra. Le alte gerarchie sono sulle posizioni revisioniste dei sapienti, ma finora devono andar caute, per non inimicarsi i fedeli più tradizionalisti. L’ abdicazione di papa Ratzinger (che mi è sempre stato simpatico perché amante di Mozart e dei gatti) segna lo scacco di un fine teologo e grande uomo di cultura che ha tentato disperatamente di conciliare fides et ratio senza nulla rinnegare della tradizione (a parte, forse, la messa in dubbio del limbo, con buona pace di Dante). Dicono che sia stato il cardinal Martini (quello che, guarda caso, aveva negato una prefazione al suo “Gesù di Nazaret”) a consigliargli di abdicare. Così ha aperto la strada alla grande riforma, portando un papa ateo sul soglio di Pietro.Ma nel mondo futuro non c’è posto per una Chiesa ridotta a ospedale da campo, che non sa più pronunciare parole di vita eterna. Come il psganesimo, ormai divenuto sterile,dovette soccombere di fronte al Verbo cristiano, ben più consono ai tempi nuovi, così una Chiesa che puttaneggia col mondo assorbendone i valori sarà schiacciata dal mondo stesso, che sfoggia paradigmi ideologici ben più potenti. Sta trionfando una nuova fede: la fede nella Tecnica, che si fa chiamare Scienza mentre ne è soltanto la caricatura. Ha già il suo indice dei libri proibiti, le sue scomuniche e i suoi roghi (per ora soltanto simbolici). Ha anche i suoi miracoli, che ci garantiranno ia salvezza eterna. Uno è il vaccino anti-Covid della Pfizer Biontech. Come tale è stato salutato da alcuni sommi sacerdoti, primo fra tutti il gran luminare Alberto Mantovani. Altro che la resurrezione di Lazzaro! In compenso, il libro sul Covid come virus della paura del prof. Giulio Tarro (che in questi giorni si è permesso di esprimere qualche perplessità sul vaccino) è stato messo al bando da Amazon. Ben gli sta. Gli eretici non si meritano altro. Dubitare dei miracoli è peccato mortale.

Giovanni Tenorio

Libertino