Don Giovanni

La libertà merita di essere difesa più della vita

Margareth Thatcher era solita dire e ripetere che la società non esiste, esistono solo gli individui. Molti le davano ragione. Forse oggi continuerebbe a darle ragione anche Angelo Panebianco, il quale più di una volta ha scritto che il popolo non esiste. Io vorrei chiedere a queste persone: anche il mercato non esiste? Io il mercato non l’ho mai incontrato per la strada; non ho mai avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con lui. Penso che si troverebbero in un bell’imbarazzo. In realtà, il problema è mal posto. Tutto quello di cui si può parlare esiste. Esiste anche Cappuccetto Rosso: nel regno delle favole. Esiste anche la Befana (quella autentica, che vola cavalcando una scopa, non Christine Lagarde o Janet Yellen, la bruttona della BCE e la ex-bruttona della FED, di cui non farei conquista neppure per il piacere di porle in lista): nella credula fantasia dei bambini. Anche Dio, a dispetto degli atei. Bisogna vedere in quale mondo.  Gli individui in carne ed ossa esistono nel Mondo 1, quello della realtà fisica (anche se non sempre direttamente percepibile: la particelle subatomiche appartengono al Mondo 1). La società e il mercato appartengono al Mondo 3. Esistono come schemi concettuali, utilissimi per interpretare le dinamiche del Mondo 1. Sia ben chiaro, nel Mondo 3, che è il mondo delle idee (in senso ben diverso dalle idee iperuranie di Platone) ci sono anche creature bislacche e stravaganti. Ci sono tante bufale, quelle che oggi i barbari chiamano “fake news”. Sono falsità, in quanto non corrispondono, come pretenderebbero, a realtà del Mondo 1, ma esistono anch’esse. Come esiste Nosferatu il vampiro, benché non corrisponda a nessuna persone reale (però se lo vedo al cinema mi fa paura, ha la faccia più brutta di quella di Mario Draghi). Esistono però anche tante cose serie, per nostra fortuna. Una di queste è la Scienza. Oseremmo dire che non esiste la Scienza perché non l’abbiamo mai incontrata per strada e non abbiamo mai preso un caffè con lei? Perché io non sono in grado di corteggiarla e di portarmela a letto, per arricchire il catalogo del mio fido e caro Leporello? Esiste e come, la Scienza! Nel Mondo 3, appunto. Nel Mondo 1 esistono gli scienziati, o sedicenti tali.Approfondiamo ancora un po’ il problema. Che cos’è, nella sua essenza, la Scienza? Io la distinguerei dallo Scibile. lo Scibile è tutto quello che si può sapere. Chiamerei Scienza soltanto quel settore dello Scibile che, articolandosi in vari rami e rametti, si fonda sul metodo sperimentale. E la Matematica, dove la mettiamo? Io la metterei al culmine, come la forma più elevata di Filosofia. Se Dio esiste, non può che avere una mente matematica. Entrare nei segreti della Matematica significa entrare nella mente di Dio. Gli scienziati se ne servono, ma per motivi puramente strumentali, al fine di formalizzare le loro teorie e, a un livello più basso, per compiere le loro misurazioni. Ogni ramo e rametto della Scienza ha i suoi caratteri specifici e i suoi principi. Ha un suo corpo di conoscenze, che si evolvono nel tempo senza mai cristallizzarsi in dogmi. O almeno, così dovrebbe essere. Perché se principio imprescindibile della Scienza è quello di coltivare sempre il dubbio e mettere sempre in discussione tutto, capita molto spesso che qualche scienziato, o sedicente tale, si atteggi a santone,  dispensi verità rivelate e bolli  come eretico ignorante chi non la pensa come lui, rifiutando ogni dibattito e invocando un nuovo index librorum prohibitorum. Forse avete già capito chi, in particolare, ho in mente.Sì, è proprio lui, uno dei promotori di quel “Patto Trasversale per la Scienza” che vorrebbe mettere al bando chi non fa parte della sua consorteria e arriva addirittura a minacciare il ricorso all’autorità giudiziaria per ridurlo al silenzio, rispolverando gli articoli più infami del Codice Rocco (la cui persistente vigenza dopo più di settant’anni dalla caduta del Fascismo è una delle vergogne della Repubblica democratica basata sul lavoro). Purtroppo questi sedicenti scienziati (mi dispiace che tra loro ci sia una persona ,di cui non faccio il nome, che ho sempre stimato e in un’occasione ormai lontana ha avuto con me un comportamento da vero gentiluomo) anziché essere fatti oggetto di disprezzo, come meriterebbero, vengono elogiati dai più, e fanno scuola. Al punto che il  governo dei due mentecatti Conte e Casalino, seguendo le loro orme, ha pensato bene di costituire un comitato (una “task force”, come dicono i barbari) per individuare, segnalare, censurare e oscurare le notizie che, secondo il suo insindacabile giudizio, sono false. False esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico, come recita un articolo de codice fascista suddetto. Complimenti!Il guaio è che, nel frastuono di questi giorni in cui si parla soltanto di un’epidemia dipinta come la peste del 1630, o quella del 1347, o quella di Atene al tempo di Pericle, pochi si rendono conto della gravità di queste manovre. Per paura che un a catena chimica di pochi nanomillimetri li possa mandare al Creatore, i sudditi si stanno lasciando rubare tutte le loro residue  libertà. Confinati in casa, si attaccano alla TV, dove tutti i canali ripetono le stesso cose, o leggono i grandi quotidiani che  propongono tutti la medesima brodaglia, quasi uscisse da una medesima, maleodorante cucina. Le poche voci dissonanti stanno correndo il pericolo di essere cancellate e oscurate.  Hanno rubato alla gente la libertà di movimento, stanno escogitando metodi per controllare tutti quanti in modo così capillare, attraverso strumenti elettronici, che il famigerato “Panopticon” di Bentham in confronto è un giochetto da ragazzini. A molti sta bene, perché purtroppo l’amore per la schiavitù in cambio della sicurezza è assai diffuso, è il vero peccato originale dell’Umanità, quello che ha avuto come conseguenza la nascita dello Stato.  Stanno rubando anche la libertà di pensiero. Si deve  pensare come vuole chi comanda. E come vuole la pseudo-Scienza sua alleata. Sarebbe ora di svegliarsi. Sostenendo in tutti i modi le poche voci rimaste libere, indipendenti da finanziamenti pubblici o da ben individuabili interessi privati che, attraverso i più subdoli strumenti, sono in grado di orientare l’informazione a loro proprio vantaggio, con la soppressione delle notizie che potrebbero scoperchiare le loro malefatte o i loro poco nobili intenti. Scendendo in piazza con bastoni e forconi, se si osa solo parlare di censura. A casi estremi estremi rimedi. La violenza è deplorevole, ma in alcune circostanze diventa l’unico mezzo  di legittima difesa. E la libertà merita di essere difesa più della vita, perché la vita senza libertà non è degna di essere vissuta. Non vorrei essere  una patetica vox clamantis in deserto. Quando penso che alcuni sedicenti libertari plaudono alle misure demenziali che questo governo impone al popolo, naturalmente, come sempre, per il suo bene, mi vengono i brividi.  “Per il bene della causa”, come in quel racconto di Solgenitsin. Patria, popolo, bandiera, inno, causa, ecc. ecc., le parole di tutti i mascalzoni.Per finire in modo faceto, visto che bisogna ridere per non piangere, sapete chi mi ricorda quello smargiasso cui alludevo prima, il guru della Scienza che vorrebbe tappare la bocca a chi non la pensa come lui? Avete presente Maestro Spinelloccio, il medico vanitoso di Buoso Donati, nel “Gianni Schicchi” di Puccini? “E’ arrivata la Scienza… A me non è mai morto un ammalato… Non ho delle pretese, il merito l’è tutto della Scuola Bolognese”. Una macchietta. 

Giovanni Tenorio

Libertino

5 pensieri riguardo “La libertà merita di essere difesa più della vita

  • Alessandro Colla

    Gianni Schicchi si finse in riposo eterno… Forzano, noi siamo costretti a riposo lavorativo… forzato. I sedicenti libertari quarantenisti vengono forse dalla scuola bolognese intesa come esperimento geopolitico marxdossettiano. Non solo contraddicono il loro passato ma supportano proprio i divulgatori di false notizie in merito ad allarmismi su presunte pericolosità virali. Allarmismi che continuano con il negazionismo delle cifre reali, soprattutto quelle delle precedenti epidemie e delle altrettanto precedenti influenze stagionali. Il bello è che proprio i padrini e padroni del Patto Trasversale delle Cosche Pseudoscientifiche se ne sono usciti con la proposta di ingabbiare l’ordine dei giornalisti nel nome della lotta alle false notizie. Perché secondo loro bisognerebbe mantenere le distanze sia “dall’allarmismo esagerato” (perché, ci sono allarmismi non esagerati?) che dalla sottovalutazione facilona o negazionista. Ma se all’inizio erano loro i faciloni a parlare di rischio zero, testimone un video che credo ancora giri in rete! Dopo sono passati ad un fronte che più allarmista di così non si può. Loro, i veri negazionisti delle cifre, osano dare del negazionista a chi vuole trasparenza. A questo punto siamo arrivati: negazionista è colui che dice “Matteotti assassinato”, in luogo di “deputato socialista suicida”; il secondo sarebbe uno scienziato. Visto che siamo in tema di trittico, credo fosse più esperta Suor Angelica in campo scientifico: con le erbe non si sbagliava. Speriamo che qualcuno, ma ci credo poco, abbia un giorno la forza di stringere in un Tabarro qualche cialtrone totalitario. Non credo di riuscire a vedere quel giorno.

  • Alessandro Colla

    @Max. Pare che da oggi la Premiata Ditta F&F in casa libertaria non esista più. Un divorzio consumato tra le due “effe”, per ragioni non banali, ben visibile sull’apposito sito. Ma l’area di resistenza allo statalismo si indebolisce sempre più. Fine del sogno e prosecuzione del leviatano incubo.

    • Fattacci loro, poi magari finisce tutto a tarallucci e vino.
      Sempre che non sia un gioco delle parti già tutto predisposto, visto la disonestà intellettuale che ho avuto modo di sperimentare nel tempo in tal sito.

      Resistenza allo statalismo?

      Se voiessi un anarcocapitalista vero a cui ispirarmi, me lo cercherei in Usa.
      E non certo il pagliaccio simil-rambo McAfee, nè i simpatici attori Clint Eastwood o Kurt Russel, nè gli onesti Ron Paul o Rand Paul. La mia scelta sarebbe sicuramente Paul Singer, manager del fondo Elliot, uno che FA e non chiacchiera, mena duro e agli stati e allo statalismo “je fa li bozzi”.

      Invece magliette di Bastiat col digitus impudicus et similia (ne avessi mai vista una in giro), comparsate televisive col solito mantra (“le tasse sono un furto” in cui ti chiamano solo perchè fai folclore, ma non interessi proprio a nessuno), dibattiti su sfigate tv locali con mediocri preti nazistoidi (che citano S.Tommaso probabilmente pure a sproposito, però ti spianano perchè il tuo tasso alcolemico ha già sostituito da tempo il cervello), invettive scontate contro i comunisti, Guevara, Mao, Stalin, i parassiti, i nazisti dell’Illinois, sperticati panegirici all’ogm, a google, ad amazon, alle armi, lettere alle procure, ricorsi ai tribunali nell’anus mundi (con relative spese che foraggiano il parassitume statalista che così ti prenderà in giro due volte), insomma tutto questo carosello grottesco e stucchevole francamente a stato e statalismo non fa il minimo baffo.

  • Alessandro Colla

    Quella dei sacerdoti nazistoidi mi è sfuggita. Ci sono esempi che posso rintracciare in rete?

  • Alessandro Colla

    Trovato: un sacerdote chavista su Canale Italia.

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